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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
prezzo come la mancata messa
in sicurezza del territorio
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La messa in sicurezza latita,
la bonifica è lontana e qualcuno
vuole anche riaprire la Discarica.
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Oggi abbiamo inviato al Prefetto di Imperia - e per conoscenza al Procuratore Capo di Sanremo ed alla DIA di Genova - una documentata richiesta di invio urgente di una Commissione di Accesso in tre Comuni della provincia di Imperia, tra cui VENTIMIGLIA...
L'iniziativa assunta sul Comune di BORDIGHERA infatti è solo un tassello di una più ampia necessaria azione amministrativa di contrasto alle infiltrazioni mafiose che gravano sulla Pubblica Amministrazione dell'estremo ponente ligure...
Naturalmente non pubblichiamo il documento inviato al Prefetto, ma ci limitiamo ad alcuni estratti sulla realtà di Ventimiglia in quanto, fatti già noti e di tale gravità che dovrebbero imporre un provvedimento di urgenza a tutela dell'interesse pubblico e della corretta e trasparente gestione della cosa pubblica. Infatti la gestione pesantemente viziata da conflitti di interessi e irregolarità, a partire da quelle nell'ambito della società Civitas, rappresentano già di per sè un pesante pregiudizio sulla buona amministrazione...
In data 28.12.2008 Chiriaco, conversando con il proprio cugino MORABITO Rodolfo esprime l'idea di "aprire" un "locale", con verosimile riferimento ad un "locale" di ‘Ndrangheta, manifestando però la preoccupazione del continuo sviluppo della tecnologia delle attività investigative, che permettono sempre più frequentemente l'assicurazione dei responsabili dei delitti alla giustizia. A tale assunto fa seguito una dissertazione inerente alla sua conoscenza personale di diversi elementi di spicco della ‘Ndrangheta, tra cui PAPALIA, SERGI e BARBARO, commentando in modo molto preciso il ruolo rivestito dai predetti all'interno dell'organizzazione mafiosa...
I partiti di destra e quelli di sinistra, quelli di centro e pure l'Italia dei "valori" non si erano accorti di nulla, anzi negavano, convinti che le mafie si fossero fermate davanti alle vecchie mure della città. Eppure si sapeva che non era così, si sapeva già, ad esempio, che a Pavia vi era la "scuola di guerra" di una delle più pericolose cosche calabresi...
CHIARICO con gli altri sodali, a partire dal NERI a Pavia - così come altri dei "locali" lombardi -, erano in grado di condizionare il voto e quindi l'esito delle amministrative, così da eleggere chi era utile agli interessi della 'ndrangheta. Lo facevano sia attraverso uomini del PD, come abbiamo già visto, sia con soggetti del PDL e della Lega Nord... ma anche con la promozione di liste "civiche"... E poi affari per le società degli affiliati... una rete di società che ha saputo lanciarsi ben oltre al tradizionale settore del movimento terra e delle bonifiche, e che passano dal settore sanitario a quello delle energie rinnovabili...
Di molti casi Liguri abbiamo già parlato (o meglio riassumendo dalle puntate precedenti, visto che questa è una storia infinita che abbiamo iniziato a denunciare e raccontare da anni) di Pavia abbiamo accennato nell'ambito dell'articolo sulle infiltrazioni mafiose e massoniche nella Sanità (clicca qui) e nei prossimi giorni vi torneremo con ampi dettagli.
E sulla realtà Ligure stanno emergendo nuovi elementi e nuovi protagonisti di cui si può parlare non correndo il rischio ostacolare il lavoro degli inquitenti...
La Sanità è il grande business del nuovo millennio. Su questo si concentrano gli appetiti di logge massoniche, Opus Dei e mafie, a partire dalla 'Ndrangheta e Cosa Nostra. Dalle regioni del sud le cosche hanno saputo “entrare” nella sanità del nord, come dimostra l'arresto del 'ndranghetista che era arrivato a dirigere l'Asl di Pavia. E poi conflitti di interesse e clientele... Strutture sanitarie piegate da lottizzazioni e spartizioni della “cassa” e del patrimonio, con interessi sempre più nascosti e indicibili. Ecco una panoramica a partire da ciò che dicemmo - per poi essere indicati come delle “cassandre” - rispetto alla Sanità in Calabria, per passare alla questioni già poste al centro dell'attenzione dei Cuffaro in terra di Liguria... per arrivare al progetto di una nuova clinica privata a Genova promosso da una delle società della galassia imprenditoriale della famiglia FOGLIANI di Taurianova...
Oltre a pubblicare, di seguito, gli articoli di Repubblica - Genova e de Il Secolo XIX relativi all'Operazione Antimafia "Il Crimine", pubblichiamo integralmente i quattro volumi dell'Ordinanza di Fermo a conclusione della lunga indagine delle DDA di Milano e Reggio Calabria (in formato .pdf):
primo volume | secondo volume | terzo volume | quarto volume
Seguono gli articoli dei quotidiani genovesi...
Con la vasta operazione antimafia coordinata dalle DDA di Milano e Reggio Calabria è stato assestato uno dei colpi più duri alla ramificazione della 'Ndrangheta nel Paese e finalmente si è resa evidente quell'evoluzione organizzativa, che da tempo indichiamo, e che ha visto il costituirsi di un "vertice" unitario anche per la criminalità organizzata calabrese.
Sono state colpite le ramificazioni nel nord di potenti clan come i Bellocco-Pesce, i Pelle, i Commisso, gli Acquino-Coluccio, i Mazzaferro, gli Oppedisano, gli Alvaro, i Longo ed i Iamonte e soprattutto sono stati individuati e colpiti i "colletti bianchi" ed i cosiddetti "insospettabili", come nel caso del Direttore della ASL di Pavia, Antonio Chiriaco.
Un'inchiesta che ha messo in evidenza anche sulla Lombardia la forte capacità di influenzare il voto da parte delle cosche della 'ndrangheta e la propensione dei politici a stringere patti con gli uomini delle 'ndrine per rastrellare voti utili alla propria elezione nelle competizioni elettorali.
Tra i 300 arresti ve ne sono anche in Liguria ed a Genova spicca quello di "Mimmo, il boss del fagiolino", ovvero di quel Domenico "Mimmo" GANGEMI di cui ci siamo occupati sul sito e con un iniziativa proprio giovedì scorso.
Eccolo in due delle foto che come "Casa della Legalità" abbiamo scattato il 20 febbraio scorso, a Genova, prima delle elezioni Regionali e che abbiamo già passato a chi di dovere da tempo, insieme ad alcuni video sulla medesima iniziativa. Nelle foto si vede il boss GANGEMI parlare con l'entourage di Aldo Praticò (e con il Praticò stesso), consigliere comunale di Genova ed allora candidato anche alle Regionali (dello stesso partito del MINASSO che nell'imperiese si è fatto dare i voti dal clan dei PELLEGRINO e dall'amico di Messina Denaro, Giovanni INGRASCIOTTA, come rivelato da Il Secolo XIX). Il GANGEMI venne fatto accedere nell'area riservata dell'iniziativa elettorale dell'associazione dei calabresi di PRATICO', dove si ritrovavano i rappresentanti della Giunta SCOPELLITI di Reggio Calabria, agenti dell'Arma dei Carabinieri in veste privata, il PRATICO' stesso ed il suo entourage.
Più tardi altri dettagli... ora siamo fuori sede visto che ci siamo recati a Savona per depositare la querela a carico del boss FAMELI Antonio ed altri per i fatti di giovedì scorso a Loano, e per inviare una dettagliata relazione al Prefetto di Savona con richieste di provvedimenti urgenti sulla realtà savonese.
"La Liguria è 'ndranghetista" è una delle frasi intercettate e riportate nell'Ordinanza della maxi operazione contro la 'ndrangheta al nord... [clicca qui per leggere il volume dove si parla della Liguria] o meglio quella che appare come la prima maxi operazione contro la 'ndrangheta che ha messo le sue radici nel nord. E come abbiamo sempre detto: se le 'ndrine hanno potuto entrare è perché qualcuno la porta agli 'ndranghetisti l'ha aperta. Ed a mostrarsi ottimi portinai si sono evidenziati da un lato i politici, in cambio di pacchetti di voti (e magari anche di un bel po di mazzette), e dall'altro i professionisti e le grandi imprese per cui l'odore dei soldi sporchi non conta.
Ed è su questo aspetto che da tempo insistiamo, perché è qui, nei rapporti con la politica (e quindi con le pubbliche amministrazioni) e con l'economia e la finanza, che le organizzazioni mafiose hanno trovato preziosi alleati, in Lombardia come in Liguria, in Emilia Romagna come in Piemonte, Toscana e così via... ben oltre i confini di quel Mezzogiorno entro i quali la retorica e l'ipocrisia hanno fatto credere che le mafie fossero rintanate. Eppure qui, in Liguria, la retorica e l'ipocrisia trionfano ed il 15 luglio andrà in scena l'ennesimo insulto alla decenza ed alla ragione: sfileranno a Sanremo contro le mafie, con Libera, quei partiti (tutti) che hanno tra le loro fila uomini e donne che con le mafie hanno accettato di dialogare, convivere, collaborare... in cambio di pacchetti di voti. Uomini e donne contigui (se non peggio) alle cosche che i rispettivi partiti sono sempre pronti a difendere a spada tratta.
Partiamo da qui ed andiamo a ritroso nel tempo. Partiamo dagli arresti, qui a Genova... a quegli arresti che appaiono l'avvisaglia della tanto attesa "spazzata via" degli 'ndranghetisti che dominano nelle diverse province, a partire dalla tanto "custodita" terra del savonese, dove l'asse dei grandi "casati" della 'ndrangheta, quello dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti e dei Piromalli, hanno trovato intesa piena con la collaborazione della potente cosca dei Gullace-Raso-Albanese, sotto il manto protettore chiamato "massoneria".
Ed allora partiamo dall'alba odierna ed andiamo indietro nel tempo...
L'AZIENDA
CHE HA
RESISTITO
ALLA
'NDRANGHETA,
DENUNCIANDO,
COSTRETTA
ALLA
CHIUSURA
PER LE
OMISSIONI
DEL COMUNE
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Tra sinistra,
'ndrangheta,
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nel disastro doloso
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
dell'inchiesta su
don Nello Giraudo
e documenti interni
della Chiesa
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