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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
prezzo come la mancata messa
in sicurezza del territorio
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La messa in sicurezza latita,
la bonifica è lontana e qualcuno
vuole anche riaprire la Discarica.
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La puntata "Mafia al nord" del 15 gennaio 2012 di PresaDiretta, che ci ha raccontato della 'ndrangheta tra Liguria e Piemonte, ha messo in evidenza che il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e la sindaco di Genova, Marta Vincenzi, mentono sapendo di mentire in merito alla questione dei MAMONE... Non è la prima volta, ma questa volta hanno superato ogni limite!
Non saremo lunghi visto che abbiamo già parlato e scritto ampiamente ma alcuni semplici punti per dimostrare le menzogne dei due esponenti politici li poniamo, perché vanno sbugiardati...
Claudio BURLANDO dichiara che non ha mai incontrato Gino MAMONE se non nei cantieri e che i contatti avuti con questi erano solo in questo ambito. Questo è totalmente FALSO!
Esistono informative con le risultanze di indagini (con anche intercettazioni), oltre a molteplici testimonianze, che dimostrano l'esatto contrario di quanto affermato da BURLANDO. Un esempio è un'informativa del NOE datato gennaio 2005. In questa si legge: "Per quanto attiene poi la nomina a dirigente dell'Autorità Portuale di Genova, dalla quale un amico di MAMONE parrebbe essere stato estromesso, Gino MAMONE si interessa contattando l'On. BURLANDO Claudio, deputato genovese DS, affinché possa aiutarlo. Partecipa inoltre ad una cena con il medesimo, organizzata con altri imprenditori".
BURLANDO poi dichiara che sui MAMONE vi erano solo "voci" che lui non poteva verificare. Altro FALSO! Dal 2002 la DIA indicava la famiglia MAMONE in una relazione pubblica... così come sono molteplici e pubblicamente note le irregolarità accertate nell'ambito dell'operato della ECO-GE. BURLANDO non le ha notate e pensa di cavarsela dicendo che non può mica andare a leggersi i rapporti della DIA? Troppo facile... perché per il ruolo pubblico di responsabilità che aveva e che ha non può ignorare Atti ufficiali, ne può "liquidarli" come "voci".
Andiamo avanti. BURLANDO dichiara che non vi era nulla di male nel fatto che ha ricevuto un contributo dalla ECO-GE dei MAMONE attraverso la sua associazione "MAESTRALE". Afferma che non lo ha mai nascosto (ma, piccolo dettaglio, se noi non avessimo salvato e ripubblicato quella pagina del sito del "Maestrale" di quel fatto non vi sarebbe alcuna pubblica traccia!). Nell'intervista poi afferma che i contributi sono stati presi tramite i Revisori e i Sindaci... I Revisori ed i Sindaci effettuano controlli sulla gestione che è stata (prima!) effettuata dalla Presidenza e dal Tesoriere... non "gestiscono" entrate ed uscite!!! Questa imprecisione di BURLANDO è dettata dal fato che c'è un certo imbarazzo ad affrontare la questione?
Diciamo che tra bufale e mistificazione un certo, pesante, imbarazzo traspare. Anche perché se fosse vero quanto affermato da BURLANDO (e vero non è!), ovvero che sui MAMONE non è mai stato nulla se non semplici "voci", perché poi nega determinati (e documentati) rapporti? Ed ancora: come fa a non vedere che esiste un problema abnorme di opportunità anche per il semplice e solo "dettaglio" di prendere finanziamenti da una società che, tra le società pubbliche ed i colossi privati delle cooperative (stesso "blocco" del "governatore"), ha costruito una sorta di monopolio?
BURLANDO raggiunge poi l'apice della mistificazione quando davanti al problema degli incarichi dati da società pubbliche (direttamente come nei casi delle emergenze alluvioni del 2010 e del 2011, o, sempre per fare un esempio, quelli di Euroflora e indirettamente come, ad esempio, con i nuovi subappalti milionari per i lavori nell'area delle ex Acciaierie di Cornigliano) dopo l'adozione dell'informativa antimafia atipica (con carattere interdittivo) promossa dalla Prefettura di Genova nei riguardi della ECO-GE dei MAMONE, tir fuori dal cilindro un suo - dice così - "aneddoto" cercando di scaricare le responsabilità di tali incarichi sul Prefetto Anna Maria Cancellieri, oggi Ministro dell'Interno. Peccato che:
1) il Prefetto che ha adottato la misura interdittiva atipica è stato, nel luglio 2010, il Prefetto Musolino, ed in allora il Prefetto Cancellieri era già altrove per altri incarichi!
2) il Prefetto Cancellieri, così come gli altri Prefetti seri, non da indicazioni "private" o "verbali" su questioni delicate quanto formali, bensì parla - per come la conosciamo - con atti formali e ufficiali.
Quindi l'Ing. Claudio BURLANDO non cerchi di scaricare colpe su chi non le ha.
Ancora una volta ha mentito... Se non stesse mentendo anziché contrapporre una "illazione" ai documenti ed Atti ufficiali, avrebbe pubblicato la comunicazione ufficiale del Prefetto Cancellieri dove questi gli avrebbe detto che non si poteva in alcun modo tagliare fuori dagli appalti e subappalti la ECO-GE dei MAMONE. Peccato che non possa farlo... visto che non è mai esistita tale indicazione da parte del Prefetto Cancellieri!
Passiamo alla Marta VINCENZI in MARCHESE. Questa nella puntata di PresaDiretta del 15 gennaio 2012 ha confermato la sua straordinaria capacità dialettica con cui ha cercato di "intortare" chi la ascoltava per l'ennesima volta. Vediamo esattamente cosa ha detto...
Alla domanda "Ma perché l'ECO-GE di MAMONE, società attenzionata dal Prefetto, lavora per il Comune?" Marta VINCENZI ha risposto:"Perché sono solo loro. Cioè su questo mercato genovese, la possibilità di far fare alcuni lavori, anche di somma urgenza, a aziende che sono lì, che ci sono, che sono subito sul territorio, restringe in alcuni casi il numero delle aziende medesi... e questo qualche volta fa si che vengano utilizzati... ma è anche successo che noi stiamo parlando comunque di realtà "attenzionate" ma non "individuate" come... no... appunto, bisogna arrivarci a questo...". E quando gli è stato chiesto "Questa interdizione atipica fatta del Prefetto cosa vi dice sostanzialmente?" la VINCENZI ha superato se stessa rispondendo: "Non obbliga, né induce, né consiglia... fotografa una situazione che dice all'Amministrazione: stai attento perché nel moneto in cui dovesse succedere che quello risulta essere vincitore de però va seguito con un'attenzione molto più elevata proprio perché il rischio c'è".
Ma ci rendiamo conto di cosa ha detto??? Forse no, visto la totale assenza di reazioni e l'assoluto silenzio che si è registrato. Silenzio assordante così come per le "burle" di BURLANDO!
Abbiamo aspettato a scrivere. Volevamo vedere se davanti ai fatti ed alle mistificazioni e menzogne qualcuno interveniva. Niente. Silenzio assoluto. Silenzio anche da parte di Libera che anzi, nel frattempo, ha realizzato la 6° (sesta) inaugurazione dei beni confiscati di vice delle Mele, insieme al Comune di Genova. E questi silenzi, questa "copertura", sono vergognosi... Non aiutano a voltare pagina.
Le bufale di BURLANDO le abbiamo viste prima... i tentativi di "giustificare" della VINCENZI si commentano da soli, soprattutto alla luce del fatto che i lavori per le emergenze delle alluvioni 2010 e 2011 si sono assegnati senza gara e nessuno "obbligava" l'Amministrazione comunale ad affidarli alla ECO.GE, sapendo del provvedimento prefettizio. Ed ancora nessuno obbligava la VINCENZI a farsi promotrice "immobiliare" per cercare un acquirente per l'area dell'ex Oleificio Gaslini! Si, perché la Sindaco ha fatto anche questo e lo ha dichiarato (ovviamente senza mai pronunciare il nome MAMONE) direttamente lei in Consiglio Comunale [leggi qui], sottolineando che se Malacalza comprava quell'area, che il "proprietario" (alias i MAMONE) erano disposti a vendergli, il Comune avrebbe adottato tutte le varianti ed i provvedimenti necessari per renderla come la si voleva! E lo faceva mentre un suo ex assessore era sotto processo, insieme a Gino MAMONE, proprio per corruzione, per ottenere la variante per aumentare il valore dell'area dell'ex Oleificio Gaslini... Procedimento che si è concluso con la richiesta del pm Pinto di una condanna di 4 anni di carcere per l'ex assessore STRIANO e di 3 anni e 6 mesi per Gino MAMONE (la sentenza è attesa per il 21 febbraio).
Questa è la situazione... e, per chi l'avesse persa o volesse rivederla, quella di seguito è la puntata integrale di PresaDiretta del 15 gennaio 2012, ma prima alcuni link per ricostruire qualche fatto:
7.04.2011
I MAMONE. Da un lato si brinda con i boss e dall'altro si conquistano gli appalti
8.04.2011
Mamone, Fazzari (e Gullace)... e le Amministrazioni Pubbliche
09.04.2011
Ma la Vincenzi non aveva detto che... (e quindi: da quando il Sindaco si fa "intermediario"?)
12.04.2011
Alla corte dei MAMONE, gli Enti locali, le societa' pubbliche e colossi privati...
L'AZIENDA
CHE HA
RESISTITO
ALLA
'NDRANGHETA,
DENUNCIANDO,
COSTRETTA
ALLA
CHIUSURA
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DEL COMUNE
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Tra sinistra,
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SIAMO DI NUOVO
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Dal 29 dicembre si è
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Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
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