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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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La messa in sicurezza latita,
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vuole anche riaprire la Discarica.
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Pubblichiamo, perchè condividiamo, e quindi sottoscriviamo, la replica alla signorina Santi, che non abbiamo il piacere di conoscere, ma che appartiene a quella particolare categoria di giornalisti, che normalmente, praticamente uninamente in Italia sono "marchettari"...come anche beppe Grillo, li ha classificati qualche giorno fa. Lei, poi, appartiene anche, in essa, alla particolare "casta" dei critici musicali...quindi non ci stupiamo affatto che anche lei, come dice Marino sia da mandare a quel posto che appartiene a lei ed ai suoi colleghi, che dal basso, profondo della propria ignoranza, assetati di privelegio, si ergono a giudici, senza basi, conoscenza, rispetto, mettendo esclusivamente a metro il proprio piacere personale (contasse poi qualcosa!). Non aggiungiamo altro perchè Marino è stato dettagliatamente preciso e chiaro.
"Cara signorina Santi..."
“Recensione di "Rumore" all'album "Il Seme e la speranza" e relativa risposta di Marino Severini
Il seme e la speranza (Lifegate Music / Venus)
Nulla da eccepire circa la capacità tecnica acquisita in tanti anni dai fratelli Severini nello scrivere folk ballad o, peggio, nel ripescare e reinterpretare "anonimi peruviani", "canti del trecento" o "standard" del loro genere.
Nulla da eccepire, davvero. Cosa disturba non è tanto che lo facciano ancora ma che chiedano di essere recensiti. Dunque, sempre che si possa dire ciò che si pensa fuori dai denti ignorando le gerarchie, il recensore imbarazzato non ne può più, sfinito da canoni triti e ritriti. Questo è ciò che evoca questo disco. Tecnicamente perfetto, musicalmente inutile, sentito miliardi di volte.
Nulla vieta di restare appesi con un gancio a un cielo asfittico e stantio fatto di polverosi slogan e musica ferma a 35 anni fa: ma perché non goderselo da sé o con i propri fan? Perché volerlo condividere con la carta stampata?
Barbara Santi
Ecco la risposta di Marino Severini....
Cara signorina Santi, soltanto oggi ho potuto leggere la sua recensione riguardo al nostro lavoro "Il seme e la speranza", dopo mesi dalla sua pubblicazione apparsa su Rumore. Ne avevo sentito parlare durante il "giro" estivo su e giù per il paese da amici e conoscenti sempre imbarazzati e incazzati rispetto allo "stile" da lei usato in questa occasione, ma solo oggi ho potuto leggere direttamente questa sua "alzata d'ingegno", poiché negli ultimi mesi non ho seguito affatto quanto è stato pubblicato sulla stampa specializzata a proposito del nostro lavoro; come dire avevo altri cazzi... Quindi se fino ad ora signorina se l'è cavata, adesso è tempo che se la veda con me per questa sua bravata. La invito perciò a rileggere quella sua recensione (?) tanto per rivedere il tono e le parole da lei usate in proposito. Tutto ciò non mi adira o meglio non mi fa incazzare ma è per una questione di principio e di rispetto nei miei confronti e nei confronti del gruppo, di tutti quelli che hanno partecipato al progetto (che sono un centinaio di persone) e nei confronti del mio lavoro e della cultura alla quale esso appartiene che le dico cara signorina Santi che il suo è uno sputo non una recensione. Uno sputo però che gli ritorna in faccia poiché trova il vento contrario. Le dico subito che questo suo "stile" burino, arrogante e strafottente non se lo può permettere nei miei confronti. Assolutamente. Se gli altri sono disponibili a subirlo mi dispiace per loro, ma può stare più che certa che io non lo sono, questo suo tono non lo accetto proprio. Lei si merita una bella lezione di rispetto e di educazione per prima cosa, ma dovrebbe dargliela sua madre con un sonoro schiaffo come si fa coni bambini viziati e strafottenti; se non l'ha fatto ancora si vede che ha avuto altro da fare anziché insegnare l'educazione a sua figlia... Male molto male. Lei può sentirsi pure sicura e protetta dentro il suo "fortino" e accanto ai suoi "padrini" ma qui signorina siamo fuori dalle mura, in campo aperto, nell'Accampamento che precede l'Assedio. Qui sono altre le regole, i linguaggi, i principi, i valori, qui non ci si ripara dietro a nessuno e non si nasconde la propria ignoranza con uno stile alla Sgarbi e compagnia bella. Perchè, questa invece è una lezione che posso darle, lei signorina oltre che essere una povera stronza è assolutamente ignorante rispetto al ruolo che dice di rivestire, quello di recensore, per non dire di giornalista specializzato o di critico. Ma a lei chi ce l'ha messa lì dove sta? Come ci è arrivata? E comunque la sua ignoranza non scusa il suo atteggiamento né giustifica la sua arroganza. E visto che lei è proprio tonta mi permetto di aiutarla a fare meglio il suo lavoro per il quale spero che non ci sia uno tonto più di lei che la paga per ciò che scrive e per come lo scrive.
Allora signorina Santi la informo innanzi tutto che c'è una scuola di critica culturale, una tradizione, un impianto critico fondamentale che storicamente passa per Alan Lomax (che non è un cartone animato...) per Carpitella e va fino all'Istituto De Martino, al Circolo Gianni Bosio, ai "Giorni Cantati" e se proprio vogliamo allungare la strada arriviamo al Buscadero e al Mucchio Selvaggio... E' sulla base di questa esperienza critica che il mio lavoro signorina va rapportato, criticato e analizzato al fine di dire se ciò che è stato fatto va nella direzione giusta oppure no, anche quando può entrare in conflitto con la "strada principale". Forse pensa che basterebbe tradurre di sana pianta qualche pagina di Sound o Melody Maker o peggio ancora Rolling Stones per incoronarsi critico musicale.? Lei signorina come può giudicare un mio lavoro? Sulla base di quali argomentazioni? Sulla base di quale Scuola di Critica Culturale? Lei quale metro usa? Quali sono i contorni o meglio la "cornice del quadro" che lei sta prendendo in esame? Lei non lo sa perché è ignorante e peggio ancora non lo ammette perché è arrogante e vanitosa. Ciò che non conosce la "disturba" e ciò le basta; ma lei non è semplicemente un'ascoltatrice, lei si permette di salire sulla cattedra del recensore (?). Scenda allora perchè non ho finito. O forse si sente un critico musicale per ispirazione? Ma questo riguarda chi è artista e non lei, lei dovrebbe essere preparata a giudicare ciò che ascolta e fornire ad altri i mezzi per decifrare per capire... Ma questo la "disturba" lo so signorina, lo so . Quindi lei è semplicemente una burina che si permette di prendere per il culo venticinque anni di storia di un gruppo che ha attraversato nel bene e nel male tante strade e l'ha fatto sempre con dignità e come se non bastasse, e questa è la cosa peggiore, lei prende per il culo anche la cultura popolare nostra che lei sbeffeggia con toni tipo "anonimi peruviani" o "canti del trecento"(?)... Lei è analfabeta rispetto alla storia dell'arte tutta e si permette di fare il "recensore". Lei non sa o forse non conosce il "Ritorno" teorizzato da Polibio e da Machiavelli e dai romantici?, lei non sa niente di Gramsci in "Americanismo e Fordismo"? Lei è a conoscenza della disputa fra critica e neofilismo a proposito dell'equivoco fra "reazione" e "rivoluzione"? E con lei allora che dovrei fare? Che dovrei dire oltre che mandarla affanculo? Dovrei ricominciare da Copernico e il suo rapporto con i greci? Oppure da Picasso e la scultura africana? Da Dante e Joyce e del rapporto che intercorre fra questi? Oppure potremmo rivedere insieme le caratteristiche identificative della cultura popolare: il sincretismo, l'eternità anziché l'universalità, il "quilt"... Come vede signorina Lei dovrebbe ricominciare dalle elementari che non ha fatto pur spacciandosi per laureata... Addirittura la infastidiscono "i canti del trecento"(?) e gli "anonimi peruviani". Le confesso signorina Santi che in venticinque anni non avevo mai incontrato una come lei, ne avevo viste e sentite tante ma un "begonzo" come lei no, non l'avevo incontrato. Come? Lei non sa cos'è un "begonzo"? Si dice da noi di una persona vuota ma che dovrebbe per ruolo e funzione essere piena. Il begonzo era un contenitore di legno dove si metteva la farina o la semola. Ma nelle case della povera gente il begonzo era quasi sempre vuoto; così è nata questa similitudine, dai poveri da chi aveva il begonzo vuoto. Non si offenda signorina Santi ma lei è un vero e proprio "BEGONZO!" della critica musicale italiana. Vede quante cose avrebbe potuto imparare se avesse ascoltato bene "Il seme e la speranza" eppure lei ha scritto che è un lavoro inutile. Avrebbe potuto cogliere l'occasione che quei "canti del trecento" e quegli "anonimi peruviani" le avevano offerto e invece è talmente tanta la sua boria, la sua vanità e la sua arroganza che l'hanno resa più che cieca sorda e ignorante. L'ignoranza se riconosciuta è una dote ma questa appartiene alle persone umili, belle, cosa che lei non è. Mi è piaciuto un suo passaggio quello del "cielo asfittico e stantio"; qui rasenta la prosa, è quasi un tocco di poesia. Quanto alla musica ferma a 35 anni fa mi permetta una precisazione: qui si è sbagliata di grosso perchè a tutti coloro che hanno collaborato al disco ho raccomandato sempre un sound vicino al 1964-65 quindi siamo a 41-42 anni fa. Ho capito anche che ciò che l'ha disturbata e molto, è stato il nostro desiderio di condividere questo lavoro con la carta stampata. Perchè no? scusi, potrei mandarle qualche chilo di carta stampata dove i suoi colleghi (chiedo scusa a tutti) parlano di questo disco in tutti altri toni, e allora perchè non sottoporlo alla critica un lavoro del genere? Lei è l'unica a sentirsi "disturbata". Poi chi glielo ha ordinato il dottore di "recensire" un nostro disco? Perchè l'ha fatto se ciò l'ha "disturbata"? Per guadagnarsi due euro in più? Mi dica signorina... Capisce quanto è ridicola lei e la sua recensione? Capisce in che casino si è ficcata? O no? Può stare certa che ogni volta che non avrò di meglio da fare mi andrò a prendere una copia di Rumore e la leggerò e farò sapere anzi notare quanto lei sia tonta, anzi scusi, "BEGONZA"! Ci può giurare signorina Santi. E' ciò che si merita e vedrà in poco tempo quanto sarà famosa in questo ambiente.
La saluto, ma prima di chiudere questa mia visita è bene che salga le scale e arrivi ai piani superiori dove ci sono quelle "gerarchie" che lei dice di ignorare signorina (qui passa il segno perchè è pure bugiarda) perché io non ho proprio nessuna intenzione di ignorare nessuno soprattutto chi ha una responsabilità oggettiva su quanto è accaduto se non anche quella soggettiva il che sarebbe veramente un'indecenza e una carognata. Salgo quindi al piano superiore e chi ti vedo? Direttore responsabile (lo dice la parola stessa) Alberto Campo! Noooo...ancora tu, Alberto...ma come? Non ti rompo i coglioni da una vita anche se in tutta la disputa con Casacci avrei potuto mettere il tuo nome ogni tre righe, non prendo al balzo la polemica fra Statuto e "baronie" torinesi nella gestione del music-bussiness a livello locale e non ti cago neanche di striscio e tu...mi fai questa stronzata. E no, non va mica bene. Almeno una volta mi scagliavi contro un tuo fedele scudiero come Ferrari adesso invece questa "begonza" della signorina Santi. Alberto, ma veramente tu credi che puoi utilizzare queste stronzate come ti pare e piace e sputare direttamente e non sui Gang solo perché ti senti forte nel tuo "fortino" e fra la tua "corte dei miracoli" del rock italiano. Va bene che a Torino sei al centro di quel triangolo che va da Rumore a Radio Flash a Hiroshima che insieme si spartisce la piazza concessa insieme a tanti denari dalle autorità occulte che vanno da Comunione e Liberazione ai DS ma questa tua autorità e potere non ti può mica permettere di sputarmi in faccia e di farmi prendere per il culo. Non sta a me giudicare politicamente il tuo operato e quello dei tuoi alleati casomai sta a Rifondazione aprire sulla gestione culturale della città un capitolo nuovo vero e proprio ma questa è un'altra storia... Lo so che quando qualcuno pagava per noi, vedi casa discografica,agenzie ecc.ecc. noi passavamo in mezzo a quel territorio compreso il tuo giornale ma da quando siamo autonomi e nessuno paga non perdi occasione per calunniarci e sbarrarci il passo, tu e i tuoi amici. Non va bene Alberto. E' ora che esci fuori, allo scoperto e se proprio ti stiamo sul cazzo dillo apertamente anzi diccelo in faccia senza usare altre persone (delle mezze seghe poi potresti farne a meno) o pretesti veri come l'uscita di un disco. Anzi ti dico che puoi rifarti da questa caduta di stile solo in un modo: con un'intervista. Se hai le palle perchè non mi intervisti su Rumore? Vedi sono io che vengo a casa tua. Fallo se hai coraggio, altro che il nostro è un disco inutile, che disturba, che è asfittico e stantio... Noi non solo chiediamo che questo disco venga "recensito", non offeso nè preso per il culo, ma chiediamo un'intervista su questo disco e non solo. E vuoi vedere che una volta per tutte te la fai finita di rompere i coglioni? Di solito quando si offende qualcuno su una rivista questo qualcuno non si presta a nessuna intervista su quel giornale che l'ha offeso e invece io no, ti dico che pretendo un'intervista poichè sono stato deriso, preso in giro, sbeffeggiato su un giornale come Rumore di cui sei responsabile. E l'intervista la pretendo da te e non da qualche tuo scudiero o valvassino. Sappi che stavolta non te la puoi squagliare poiché tutto ciò che dico o faccio in casi come questi viene reso pubblico quindi queste parole saranno lette non solo da te ma da centinaia di altre persone visto che tale lettera girerà per molti siti internet. Adesso vedi tu, io sono qui che aspetto tue notizie.
Marino Severini
P.S. Alberto,detto fra me e te, quella signorina Santi...ma dove l'hai trovata? Certo che ti sei ridotto male ma veramente male......
L'AZIENDA
CHE HA
RESISTITO
ALLA
'NDRANGHETA,
DENUNCIANDO,
COSTRETTA
ALLA
CHIUSURA
PER LE
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SIAMO DI NUOVO
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Dal 29 dicembre si è
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sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
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don Nello Giraudo
e documenti interni
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