L'oligarchia politica italiana, con la complicità di tutti i partiti, continua
a lottizzare a usare e mortificare la cosa pubblica per i propri affari, per le
clientele e per espandere il proprio blocco di potere con cui da un lato
ricattare i cittadini e dall'altro fare razzia delle risorse pubbliche...
Bisogna ammettere che sono abili, sottili. Loro hanno imparato dalle esperienze
passate e si sono adeguati ai tempi. Così nella teatralità che ci offrono
qualcuno ci casca e pensa che "qualcuno" tra loro, seduti nei Palazzi, sia
diverso, quando invece tutti i partiti, ma proprio tutti, lottizzano ogni
settore della vita pubblica, dai comitati di gestione delle civiche biblioteche
alle Asl, dai Cda delle società pubbliche agli Enti, compresi i Parchi. Tutto è
piegato alla partitocrazia, agli amici degli amici, con effetti devastanti
nella crescita della spesa pubblica e nella parallela riduzione di quantità e
qualità dei servizi. La meritocrazia in Italia non conta, anche se tutti a
parole ne sottolineano l'importanza. L'esempio che offre la Liguria è
emblematico, devastante e dimostra platealmente quanto sia trasversale l'accordo
per occupare e spartirsi il bene pubblico, condizionando pesantemente economia
e vita, ambiente e territorio. Il meetup di Bologna con gli altri gruppi
emiliani degli Amici di Beppe Grillo hanno studiato e predisposto un progetto
di legge che radicalmente sovverte i meccanismi delle nomine pubbliche da parte
delle Regione. Una proposta che può e deve essere portata in tutte le Regioni e
deve vederci tutti impegnati per promuoverla e inchiodare al muro gli "eletti"!
Dobbiamo partire dal basso, dalla partecipazione e dall'impegno di ognuno. Non
possiamo aspettarci che l'oligarchia politica curi la malattia perché la
malattia è l'oligarchia politica che continua a piegare l'interesse pubblico a
quello privato, con una commistione devastante tra politica e affari (leciti e
illeciti) ed un proliferare di conflitti di interessi che sono divenuti la
norma.
Se vogliamo davvero cambiare le cose dobbiamo farlo noi cittadini liberi e non
aspettare il "salvatore". Questa proposta è un occasione straordinaria... perché i
Consigli Regionali sono vicini a ciascuno di noi, perché si occupano, ad
esempio, delle nomina della Sanità che hanno ricadute sulla nostra salute e
vita. Ma sono vicini anche perché sono sul nostro territorio e li possiamo
assediare civilmente perché vadano a discutere ed approvare questa legge,
possiamo mettere in "rete" le loro faccie ed il loro voto... possiamo indicarli
come una volta si indicavano i "ladroni nel Tempio" e quindi, cacciarli.
Dipende da noi e solo da noi farlo, mettendoci non solo il mugugno quotidiano
ma anche un po' del nostro tempo e delle nostre energie, come stanno facendo i ragazzi e le ragazze dell'Emilia. La Casa della Legalità, quindi, aderisce e sostiene questa iniziativa e si mette a disposizione dei meetup che vorranno portarla avanti ed assediare i Palazzi.
Dal
Meetup 14 di Bologna
Nel novembre del 2007 ho contattato molti Meetup dell'Emilia Romagna, alcuni
hanno risposto, e abbiamo cominciato a lavorare. Lo scopo del lavoro è stato
quello di proporre una soluzione concreta, e attuabile, al problema della
cosiddetta "Casta". Ciò che abbiamo prodotto, con l'aiuto del
professor Graziano Pini, è una PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE DI RIFORMA DEL
SISTEMA DELLE NOMINE PUBBLICHE, che in base all'art. 18 dello Statuto
regionale dell'Emilia-Romagna può essere presentato dopo aver raccolto almeno
5000 firme di cittadini elettori residenti nella regione.
La legge disciplina le modalità di nomina dei dirigenti sanitari di tutte le
A.S.L. regionali, dei consiglieri, presidenti e sindaci delle Società di
proprietà della Regione (cioè nostre), o delle Società a partecipazione mista
Regione-privati, e in generale, di tutte le nomine di competenza della Regione.
Ad oggi le nomine regionali sono decise dal Presidente della Regione, non è
dato sapere chi propone la persona per l'incarico, quanto guadagna, quanti
incarichi ha, e le delibere di nomina pubblicate su internet (quando ci sono),
non sono complete delle motivazioni di scelta. Non si conosce la rosa dei
candidati entro cui il Presidente fa la sua scelta, sempre che questa rosa ci
sia.
E soprattutto, il sistema delle nomine è CHIUSO. La logica meritocratica è
totalmente esclusa!! Se non hai agganci, se non sei amico di, te lo puoi
scordare di ottenere una nomina regionale. Tuttti i posti sono già occupati,
perchè quelli che girano sono sempre gli stessi, che hanno due, tre, quindici
incarichi diversi.
LA CASTA.
Non vorreste poter dire la vostra sulla nomina di dirigenti di Società che
spendono i soldi delle nostre tasse, o sulle persone che si occupano della
nostra salute?
E ancora, se vi ritenete adatti a ricoprire un incarico, non vi pare giusto
avere la possibilità (concreta) di candidarvi?
Con questa legge potremo farlo.
Questa proposta di legge dovrebbe essere già
applicabile in tutte le Regioni perchè non modifica lo Statuto regionale, basta
sostituire nel titolo il nome della vostra regione e il corrispondente articolo
del vostro Statuto sull'iniziativa popolare. Se volete prendere le firme,
speditela comunque prima all'UFFICIO LEGISLATIVO della Regione per un
controllo. SONO PREVISTI CONTRIBUTI PER OGNI FIRMA RACCOLTA, CHE POSSONO
ESSERVI UTILI PER LE VOSTRE LOTTE
Tutte le Leggi Regionali le ho scaricate dal sito LREC, dalla originaria alla più
recente
In base a questo Progetto di Legge le nomine di competenza regionale vengono
vincolate a:
1- massima pubblicità (art. 8 commi 1 e 2)
2- trasparenza: sono pubblicati via internet i curriculum vitae dei
candidati (art. 9 comma 4); le delibere di nomina (art. 10 comma 7); l'albo
delle nomine effettuate (art. 10 comma 5); i CV dei nominati, i relativi
compensi e, qualora non siano autocandidati, coloro che li hanno proposti per
la nomina (art.10 comma 2)
3- assenza di conflitti di interesse (art. 3 comma 2)
4- non cumulabilità (art. 8 comma 3)
5- professionalità (art. 2 comma 3; art. 9 comma 3)
6- avvicendamento (art. 8 comma 3)
7- parsimonia negli emolumenti (art. 3 comma 3)
8- onorabilità (art. 2 commi 2 e 3)
Si prevede una Autorità di sorveglianza sulle nomine con competenze a
monitorare la professionalità e il rispetto dei principi di questo PdL.
Alla composizione di questa Autorità partecipano anche le opposizioni
dell'Assemblea regionale. I suoi membri sono di elevata professionalità e
autonomia. È garantito a tutti i cittadini intervenire per:
- conoscere le nomine da effettuarsi,
- proporsi per essere nominati se in possesso dei requisiti,
- conoscere i curriculum e i proponenti dei candidati per le nomine,
- fare osservazioni sui curriculum,
- conoscere il curriculum dei nominati, le motivazioni delle nomine effettuate
e i proponenti
- ricorrere all'Autorità per avere chiarimenti e fare osservazioni sulle nomine
effettuate e i comportamenti successivi ad esse.