I Sindacati del Porto di Genova hanno iniziato uno
sciopero contro la Magistratura che "osa" inquisire i responsabili della Culmv
nell'ambito dell'inchiesta sul Fronte del Porto. Hanno subito incassato la
solidarietà di esponenti Istituzionali e politici. Tra questi molti di coloro
che l'8 luglio scendono nelle piazze contro l'attacco alla Magistratura
promosso da Berlusconi. Ecco il testo del nostro comunicato stampa di sostegno
alla Procura...
Il
berlusconismo
è imperante. Lo avevamo detto ed ecco la prova. La
sete di impunità e immunità è propria del Potere, di qualunque
colore e di qualunque natura, sia esso politico o economico, locale o
nazionale.
I
sindacati del Porto di Genova,
quelli dell'
Impresa Culmv, hanno
infatti proclamato uno
sciopero immediato per protestare contro la Magistratura
per l'
iscrizione di Paride
Batini e del suo vice
Walter Marchelli,
nel registro degli indagati, da parte della
Procura di Genova, al
termine dell'indagine preliminare sul
Fronte del Porto genovese centrata su accuse per reati che vanno dalla turbativa
d'asta (per due gare), truffa per il risarcimento da 1,7 milioni di euro
riconosciuto dal comitato portuale alla Compagnia Unica alla concussione...
Già
Venanzio Maurici, della
Fillea Cgil (a
proprio titolo e non a nome del Sindacato, ci precisò la Confederazione
regionale) aveva portato, alcune settimane fa, la solidarietà alla
EcoGe dei
Mamone, spingendosi ad
accusare la Procura di procedere senza elementi
attendibili, in merito alle inchieste che vedono coinvolti esponenti della
famiglia calabrese.
E' un atteggiamento grave ed
inquietante, volto ad intimidire chiaramente il potere giudiziario,
ledendone autonoma e indipendenza. Dopo aver cercato di
far tacere l'informazione
sull'inchiesta, con pesanti e vergognosi attacchi a Il Secolo XIX ed al suo
direttore, la Culmv non abbandona la
cattiva
strada, anzi. Il tentativo di condizionare il corso della Giustizia con
minacce di blocco del Porto o di chiusura delle società con conseguente
licenziamento dei lavoratori, è un atteggiamento deplorevole e strumentale, che
dovrebbe trovare una condanna generale!
Nell'esprimere piena solidarietà alla
magistratura,
invitiamo i lavoratori
del Porto ad indirizzare la propria preoccupazione verso quella "cupola" del
Potere che ha visto, a loro danno, operare a pieno titolo
Paride Batini al fianco dei
"padroni", con cui si ritrova oggi
indagato, e con cui si ritrovava nell'associazione
"Maestrale" di
Claudio
Burlando, crocevia di una spregiudicata contiguità tra potere
politico-istituzionale e potere economico-finanziario.
Non si sono ancora accorti i lavoratori del Porto che i "nemici" terminalisti, a
partire da quelli che fanno lavorare e crepare i lavoratori per la mancanza di
sicurezza lungo le banchine, da lungo tempo, sono legati al blocco di Potere
dominante in città? Si sveglino!