Qualcuno voleva far credere che l'inchiesta sulla
Tangentopoli genovese si
fosse eclissata? Smentito! Le indagini vanno avanti lungo i
nuovi filoni, a
partire da quello sulla Sanità, e vanno a scavare anche nel Comune di Genova...
Il Secolo XIX annuncia che la
Guardia di Finanza è entra all'
Ospedale San Martino (in quella gestione
sanitaria piegata dalla lottizzazione politico-massonica come denunciato
dall'inchiesta de Il Secolo XIX), dove il fatto che qualcosa non funzionava è
divenuto talmente palese da lasciare sbigottito chiunque davanti ad una gestione che operava
impunemente su gare e incarichi. Soffermandoci a guardare questa realtà, infatti, salta
subito agli occhi, quanto sia
monopolistico il mondo delle
Coop anche qui.
Infatti se l'
appalto per la ristorazione era affidato alla
"Serenissima" di
Vicenza, chi faceva le consegne aveva una bella divisa marchiata
"Coopservice",
cioè la stessa che opera nella struttura ospedaliera per la
pulizia e
sanificazione
oltre che per il
lavaggio della biancheria ospedaliera e la
sterilizzazione dello
strumentario (proprio come avviene anche all'
Ospedale Galliera - guidato dalla
Curia - e senza contare gli altri incarichi per enti e società pubbliche locali).
Ma questa è un'altra storia, su cui torneremo nei prossimi giorni.
La
Guardia di Finanza, come annunciato questa mattina da
Repubblica, è entrata
negli uffici di quella
società che tanto ha lavorato per il
Comune di Genova ed
il
Comune di Pavia, o per meglio dire: che
Stefano Francesca si è portato
dietro a
Pavia e nel suo ritorno a
Genova.
Si tratta della società e degli affari di
Stefano Iacconi. E' la
Boris
Videoproduzioni, impresa individuale con sede legale in Vico Valoria 10 a Genova ed unità locale in
Piazza Dante 2, sino all'incorporazione (con numero di protocollo 15842/2008
del 30/04/2008 della CCIAA di Genova) nella
Boris Production srl (con sede
sempre a Genova in Piazza Valoria 10 e unità locale operativa in Piazza Dante
2) i cui amministratori sono i consorti
Stefano Iaconi e
Michela Francioni.
La Boris Videoproduzioni è stata incorporata nella Boris Production srl, come
evidenziato dall'
Atto Costitutivo di quest'ultima datato
16 aprile 2008 [
vedere
estratto atto].
L'attenzione sulla
Boris posta dalla
Procura di Genova rappresenta certamente
il rafforzarsi dell'attività inquirente attorno a
Stefano Francesca - il
portavoce del Sindaco e responsabile della sua campagna elettorale - con cui la
stessa società aveva già operato per il
Festival dei Saperi di Pavia (oggetto
di pesantissime contestazione ed un denuncia alla Procura di Elio Veltri, e su cui abbiamo già parlato) sino
poi a
Genova. Ma non solo. Infatti la
Boris risulta non solo aver curato buona
parte della
campagna elettorale di Marta Vincenzi, ma ha anche lavorato per la
"Notte Bianca" ed il
"Genova Summer Festival". Ma non basta: la
Boris è infatti
la
titolare sia del
sito internet del blog di Marta Vincenzi (
www.genovaperblog.it) [
clicca qui], che viene
presentato anche come sito dell'
associazione "NovePolis" promossa da
Stefano
Francesca,
Massimiliano Morettini e
Massimo Casagrande (tutti indagati dalla
Procura) e presieduta proprio da Stefano Francesca. (Il sito
www.martavincenzi.it è invece di
proprietà di Bruno Marchese, consorte de "la" Sindaco). Ed ancora: la
Boris,
oltre alla proprietà del dominio del sito della "agorà" virtuale di Marta
Vincenzi, ha anche la
proprietà del dominio del "Genova Urban Lab" (
www.genovaurbanlab.it),
nonostante in fondo alle pagine del sito vi sia scritto "Comune di Genova.
Genova Urban Lab. © 2008 Ufficio Marketing Urbano, Via Sottoripa, 5" [
vedi pagina del sito].
Ma non basta ancora. Secondo una
perizia giurata depositata il
9 aprile 2008 -
atto necessario per il passaggio societario da Boris a Boris - il
parco clienti nel 2007
corrisponde a 160.234,00 euro [
vedere estratto perizia]. In questo compaiono
molteplici
società partecipate come la
Fiera Internazionale di Genova o la
Palazzo Ducale spa, ma anche privati come, ad esempio,
Telecittà (rete televisiva di
Coopsette, di cui
Stefano Francesca è
stato responsabile anni addietro) o
Coop Liguria [
vedere estratto perizia].
Non
compaiono invece il
Comitato Elettorale di Marta Vincenzi per cui sono stati
redatti i video e gli spot della campagna elettorale del 2007, come dimostrano
anche le pagine web [
esempio 1 -
esempio 2 -
esempio 3 -
esempio 4].
Non
campiono nemmeno i partiti o la coalizione per cui la Vincenzi era candidata,
che magari avrebbero potuto addossarsi loro quelle spese elettorali.
Non compare
nemmeno il
Comune di Genova, e la
Boris ha certamente
operato per conto del Comune sia per la registrazione del dominio del sito di
Genova Urban Lab
(effettuata il 7 agosto 2007) [
clicca qui], sia per il lavoro relativo alla
"Notte
Bianca" (sempre 2007), ma anche per la promozione del
"Summer Festival" (costato
una variazione di bilancio per coprire i 1.250.000,00 euro circa, di spesa, senza
alcun dettaglio, e su cui abbiamo
già parlato).
Non compare nemmeno la
società
di Stefano Francesca la "
WAM&co".
Non compaiono neppure le entrate (
o i crediti) per i video della campagna
"Io
lavoro news" della
Regione Liguria (Assessorato al Lavoro e Assessorato
all'Istruzione e Formazione), anche questi realizzati nel 2007 (
clicca qui).
Nulla tra i clienti, tra le entrate nel Bilancio 2007, non compare nulla di
tutto questo eppure è proprio il
Bilancio 2007 alla base della perizia giurata
[
estratto].
Davvero una
"produzione" straordinaria, non c'è che dire! Ma anche qui... come
qualcuno dei protagonisti ha già detto, ci rassicureranno che in fondo stavano
solo scherzano!
PS
Sulla questione del
dominio internet del
Genova Urban Lab, la redazione
giornalistica di
Primocanale (che con le legittime domande sul "Summer
Festival" si è guadagnata la cacciata dal Comune promossa direttamente dalla
Vincenzi) ha rilanciato oggi: "A fine anno
(2007 nrd) l'Stl, il Sistema Turistico Locale di cui è presidente
l'ex assessore
Anna Castellano (Giunta Pericu, ndr),
commissiona per conto del Comune il sito Genova
Urban Lab. Il costo? 20 mila euro, arrivati da fondi regionali per la
promozione turistica". (Ma se il dominio è stato registrato ad agosto!?!?! [
rivediamo]... scherzano, come sempre!)
Non c'è che dire:
20mila euro per registrare un dominio e realizzare un sito
che con un OpenSource e le normali registrazione online sarebbe costato meno di
10 euro... davvero un'ottima prova di buona amministrazione dei fondi pubblici,
anche considerando che
per l'incarico alla Boris non è stata fatta alcuna gara
d'appalto considerando la scarsa consistenza economica (20.000 euro), sic!
Ma dalla
Boris, come se nulla fosse, rilanciano che insieme alla realizzazione
del sito e la registrazione del dominio, la
Stl, guidata da Anna Castellano - e
di nuovo non il Comune di Genova -
ha dato incarico alla Boris di realizzare lo
spot del "Summer Festival". E' vero, hanno ragione... infatti ai 20.000 euro per "sito
e dominio", bisogna aggiungere
11.000 euro per la realizzazione di quello spot.
Naturalmente tutto, a quanto risulta dagli atti registrati alla Camera di
Commercio, extrabilancio!
PS 2
Quello dell'assenza di gare per incarichi e assegnazioni, come sulla spesa dei
soldi pubblici a soggetti che, per questo, hanno assunto una "posizione
dominante" sul piazza genovese, torneremo nei prossimi giorni con nuove
inchieste. Qui più si scava più si scopre m.... Non c'è niente da dire è davvero
una città dove tra
"nuove stagioni" e
"maestrale" quello che conta sono solo
gli interessi degli amici degli amici, spesso consorti, parenti e sodali.