
Dalla gestione sanitaria dipende la vita delle persone. Se vi sono Dirigenti
competenti, equipe mediche affiatate, la cui scelta è dettata dalla
professionalità vi è una garanzia effettiva per la salute delle persone e per
garantire una qualità della vita dignitosa ai malati. Se vi sono scelte
scrupolose e controlli rigorosi interni per le individuazioni di convenzioni e
forniture, significa che non vi è sperpero di denaro pubblico e tutti abbiamo
garanzia di poter affidare serenamente la nostra salute e la nostra vita a
strutture "sane" ed efficienti. Quando invece la Sanità è intesa come
settore da lottizzare per nomine dettate dalle clientele, dall'appartenenza
politica o massonica, significa che sono accantonate le persone qualificate,
meritorie. Questo significa anche, a cascata, che ogni reparto ed ambulatorio,
ogni settore della azienda sanitaria è condizionato ed il merito viene visto
come minaccia. Ed allora abbiamo quella che troppo spesso viene richiamata, riduttivamente,
come "malasanità" ed abbiamo uno sperpero di risorse che significano
poi "tagli" a posti letto, riduzione delle esenzioni, tempi di attesa
infiniti per esami diagnostici fondamentali o visite specialistiche...
L'
inchiesta sulla Sanità ligure, condotta dai giornalisti Marco Menduni e
Ferruccio Sansa de Il Secolo XIX, ha messo in evidenza, denunciando
documentalmente, un sistema di lottizzazione politico-massonica. La Regione
Liguria, soggetto responsabile delle nomine e della gestione sanitaria, rispose
che avrebbe istituito una commissione di saggi per le nomine, così da sottrarle
al condizionamento politico.
Oggi apprendiamo che invece nulla è cambiato e la gestione sanitaria è piegata
alle guerre ed agli accordi politico-massonici, proprio come ieri. Emblematico
dello spirito deteriore della gestione pubblica è lo scontro interno al Partito
Democratico, dove ex Ds si contendono con gli ex Margherita la guida
dell'Azienda Ospedaliera San Martino. Infatti la famosa "Commissione dei
saggi", da loro stessi nominata, non avrà voce in capitolo sino alle prossime
elezioni regionali, così che, anche se dovessero perdere, continueranno ad essere
loro a nominare e gestione la Sanità.
Tutto questo senza pudore. Non lì trattiene ad un briciolo di decenza nemmeno
l'emergere della corruzione che ruota attorno alla gestione degli appalti del
San Martino, dove Coopservice è di fatto monopolista di ogni settore, tanto che
dietro alla "Serenissima" che si è aggiudicata la gara d'appalto per
la ristorazione, spunta sempre la Coopservice. E non è difficile scoprirlo.
Infatti se i mezzi di trasporto e le confezioni recano ben evidente il marchio
"Serenissima" ad occuparsi delle consegne (dalla guida dai camion al
trasporto carrelli) è personale che reca sulla propria divisa il marchio
"Coopservice".
Ed allora diviene comprensibile che il controllo della sanità, con
lottizzazioni e occupazioni di posti chiave, significa ennesimo banchetto per
quella commistione politica e affari che non ha scrupolo a mortificare medici
qualificati, come non li ha nel condizionare appalti e incarichi,
infischiandosene di qualità e professionalità.
L'assistere a tutto questo dovrebbe imporre una mobilitazione civile senza
sconti contro una gestione della Sanità e delle strutture ospedaliere dettata
da puri interessi privati (politico-economici), a grave danno dei cittadini e
della loro salute.