Il 9 marzo 2006, presso la sala Quadrivium di Piazza S.Marta a Genova (il volantino clicca qui), ha incontrato la cittadinanza, e tra questa moltissimi giovani, per parlare della legalità e della lotta alle mafie. Una testimonianza importante perchè portata da una terra dove l'omertà ed il condizionamento mafioso è forte ma dove la risposta, soprattutto dei ragazzi, come quelli di Ammazzateci Tutti, è stimolo determinante per il cambiamento. La Mafia è come una collina che frana - ha detto - non ha senso costruire in fondo ad essa un muraglione, questa lo abbatterà, occorre far crescere tanti alberi, piccoli alberi, lungo tutta la collina. Solo questi - ha continuato - possono con le loro radici impedire la frana. Questi alberi sono le coscienze delle persone, credenti o laiche, che sentono come indispensabili per la libertà di ciascuno, l'affermazione della legalità e della verità.
Tre sono le fondamenta della lotta alla cultura ed al radicamento, in ogni luogo, delle mafie: 1° la certezza etica; 2° una reazione immediata, anche ai piccoli fatti; 3° una risposta unitaria perchè, ricordiamoci, la mafia agisce in modo unitario.