
La giustizia in Italia sa essere
veloce in alcuni casi, così come in altri può essere
tendenzialmente strabica, in altri ancora può essere piegata dal
Potere perchè, come diciamo spesso, l'autonomia e l'indipendenza dei
magistrati non è automatica in quanto sancita dalla Costituzione,
dipende da quanto ogni singolo magistrato la voglia e sappia
rivendicare e rispettare.
Del caso di Savona abbiamo già
parlato e qui il problema di "opportunità" è evidente
nonostante la certezza dell'integrità del nuovo Procuratore. Di altri casi abbiamo già parlato, da Catanzaro a Salerno. Ora
passiamo brevemente in rassegna altri casi, sperando che il CSM
magari un occhio lo butti su queste realtà...
Esempio di
giustizia fulminea
A
Sanremo il referente della Casa
della Legalità di Imperia, responsabile del sito AlzaLaTesta, Marco
Ballestra, è stato indagato per non aver commesso il fatto, con una
rapidità fulminea, nemmeno una manciata di mesi! Il motivo del
contendere deriva dal fatto che il "podestà" di Ventimiglia,
alias il Sindaco Scullino, non ci sta alle critiche e non sopporta
che si indichi i problemi ed i fatti con il loro corretto nome. Così
scrivere che i cavalieri dell'apocalisse stanno devastando il Comune,
per il podestà è "diffamazione" e segnalare al Comune il
rischio concreto, come il cemento, di abusi edilizi relativi ad
alcune costruzioni diviene "calunnia". Quindi, automaticamente,
quasi con solerzia maggiore della direttissima, ci si ritrova citati
a giudizio per diffamazione, mentre il Gip respinge la richiesta di
archiviazione, avanzata dalla stessa Procura, per la
calunnia.
Esempio di giustizia e amicizie
A
Genova
alcune settimane fa si è tenuto un convegno dell'Arpal sui reati
ambientali. Un settore che vede da anni un primato consolidato della
Liguria nelle classifiche annuali per le Ecomafie, oltre alle
drammatiche vicende di Stoppani, Acciaierie, Iplom, Centrali a
carbone & C. Al convegno è intervenuto il Procuratore Capo di
Genova, Francesco Lalla, che ha pensato bene di richiamare
pubblicamente la Polizia Giudiziaria ad una maggior professionalità,
sottolineare che non si può essere "giustizialisti" e lodare il
lavoro dell'Arpal. Peccato che l'Arpal sia una struttura al servizio
del potere politico e che spesse volte non "noti" quel che è
evidente ma scomodo al Potere, o per meglio dire alle collusioni tra
potere politico e potere economico (quando non con il potere
criminale), tanto che anche nelle misurazioni dei livelli di
inquinamento spesso si dimentica di registrare determinate sostanze,
limitandosi a quelli dei tubi di scappamento del traffico veicolare,
pur accanto ad impianti che seminano tumori a raffica e morte. Il
convegno è finito e tutti sono andati in pace... con il cordiale
saluto, sotto gli occhi degli intervenuti del Procuratore Capo al
Consigliere Regionale Luigi Cola, uomo vicinissimo al Presidente
della Regione Claudio Burlando... proprio mentre diversi magistrati
della Procura stanno indagando su appalti, corruzione, riciclaggio e
quant'altro nelle Istituzioni locali e nelle società pubbliche, ivi
comprese quelle della Regione. Anche qui vi è un problema di
opportunità... un procuratore capo può essere amico e frequentare
abitualmente uomini del Potere su cui la sua Procura indaga e deve
indagare?
Esempi di giustizia e parentele di peso
Qui
siamo un po' ovunque... nel senso che capita spesso. A
Savona
abbiamo già visto, a
Genova si potrebbe parlare della
parentela di un giudice moglie di un noto avvocato legato alla
Diocesi ed all'ambiente massonico, così come di un giudice moglie di
un esponente di primo piano dell'entourage del Presidente della
Regione. A
Bologna si potrebbe parlare di un Pubblico
Ministero, responsabile anche del sindacato delle Toghe, moglie di un
potente massone dichiarato con incarichi in società pubbliche di
rilevanza, come quelle sanitarie. Così come ad esempio di giudici di
qualche procura della
Sicilia dove nonostante i pareri di
Prefettura e Presidente del Tribunale, il giudice decide di non
concedere una sospensiva in merito ad un procedimento in cui, senza
quella sospensiva, troverebbe vantaggio la moglie del giudice
medesimo.
Casi su casi, che sembra che il CSM non noti, e che se
ci si chiama, come già detto, possiamo aiutare a vedere
meglio!
Esempi di giustizia e Potere
Anche qui su
Savona abbiamo già parlato in merito alle inchieste scomode
che finiscono, in quella Procura, con la salvifica prescrizione. Così
come abbiamo affrontato la questione di
Catanzaro e
Locri,
ad esempio, segnalando le storture e gli errori. Su
Bologna
abbiamo già sollevato il caso dell'inchiesta, destinata alla
prescrizione, sulle Case Popolari, con tanto di esposto - che attende
ancora risposta - al CSM. E proprio a
Bologna - come evidenziato anche dal
sito di Antonio Amorosi - rischia di
arrivare un nuovo uomo di vertice nella Magistratura il cui passato
lavoro non è certo limpido, e basta leggere, senza bisogno di alcun
commento, il verbale di un udienza al Tribunale di Catania -
formato .pdf -
clicca qui
Ecco perchè crediamo che i
magistrati debbano fare i magistrati, salvaguardando la propria
autonomia e indipendenza, combattendo le storture che anche nel
sistema giudiziario ci sono, con coerenza e spririto di servizio.
Certo è dura... ma se non lo fanno loro si rischia che lo faccia un
altro potere dello Stato e questo violenterebbe ancora quella
separazione dei Poteri che è garanzia fondamentale in una
democrazia!