Avevamo già scritto ampiamente su questi due Comuni, così come su altri, dell'imperiese come Vallecrosia e Castellaro. Ora su Bordighera è arrivato quello che chiedevamo (e sapevamo) da tempo: lo scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta Bosio per i condizionamenti della 'ndrangheta. I fatti erano chiari: vi era una inequivocabile azione di condizionamento mafioso sulla parte elettiva e su quella burocratica del Comune di Bordighera...
Peccato che il Prefetto Di Menna, come abbiamo più volte detto, ha gestito la questione -gravissima - in modo pessimo. I gravissimi ritardi con cui ha affrontato la questione, sollevata dalla Relazione dei Carabinieri dell'estate scorsa, non poteva impedire lo scioglimento, ma ha però permesso che quell'amministrazione comunale continuasse a deliberare e gestire la cosa pubblica a Bordighera. Infatti, per citare una delle delibere che i ritardi nello scioglimento ha concesso, la Giunta Bosio ha potuto portare a casa l'approvazione del progetto per il mega ampliamento del Porticciolo di Bordighera... Un porticciolo targato Parodi, ovvero quel Parodi che si è visto sparare a pallettoni per chiedere che oltre alla società del clan Pellegrino ci fosse lavoro anche per altri "amici" e che anziché denunciare ha concordato una soluzione con gli aggressori e omesso la denuncia, per finire a difendere gli aggressori stessi.
I Commissari avranno un duro lavoro davanti. Oltre a quanto già verificato dalla Commissione di Accesso, vi è tutto quanto prodotto dall'amministrazione condizionata dalla 'ndrangheta sino alla scorsa settimana. E non vogliamo nemmeno immaginarci ciò che potrebbe aspettare ai Commissari incaricati se il provvedimento di scioglimento dovesse colpire (come dovrebbe colpire) quell'altro Comune dell'imperiese dove il condizionamento della 'ndrangheta è conclamato. Anche qui i ritardi del Prefetto Di Menna sono stati devastanti... Qui, a seguito della nostra istanza al Prefetto, questi aveva avviato l'istruttoria ed in questo ambito i Carabinieri hanno evidenziato in un'apposita relazione che sul Comune di Ventimiglia vi era infiltrazione e condizionamento della 'ndrangheta... Il Prefetto, alla luce di questo nuovo allarme dei Carabinieri (per cui il sindaco Tano Scullino, con la sua Giunta, ha deciso di querelare noi, sic!) non ha manco inviato la Commissione di Accesso... così quell'amministrazione e quegli eletti hanno continuato il loro lavoro... così Vincenzo Moio che, secondo l'Ordinanza delle DDA di Reggio Calabria e Milano, è un "affiliato" è rimasto al suo posto, come il funzionario dell'Ufficio Licenze, Giuseppe Barilaro, già citato nella Relazione dei CC su Bordighera, nipote del Francesco Barilaro arrestato e sotto processo con i Pellegrino e soprattutto figlio di quel Fortunato Barilaro, considerato esponente apicale della cosca della 'ndrangheta dei Pellegrino.
Ma non è di questo che oggi vogliamo parlare...
Vogliamo affrontare una questione chiave.
Dopo l'adozione da parte del Governo del provvedimento di scioglimento vi sono state molte reazioni. Tra queste quella di uno dei beneficiari d'eccezione del pacchetto di voti dei Pellegrino, l'ex consigliere regionale ed ora parlamentare della Repubblica, Eugenio Minasso (promosso sul campo anche vice coordinatore regionale del PDL in Liguria). Questi ha dichiarato: "Sono molto dispiaciuto e preoccupato per le ripercussioni, a livello di immagine, sulla città e sulla provincia tutta". Drammaticamente non è l'unico... e non solo nel centrodestra. Non possiamo infaccidimenticarci che, ad esempio, anche nel centrosinistra vi era qualcuno che spingeva, ad esempio, per un auto-scioglimento (modello Desio, Arenzano o del più noto Comune di Fondi), con dimissioni in massa dei Consiglieri Comunali per produrre un semplice, normale, commissariamento ed elezioni anticipate.
Questa posizione, di molti esponenti del PD imperiese si era fatta strada dalla scorsa estate... e puntava proprio sull'evitare "l'onta" di uno scioglimento "infamante" che avrebbe danneggiato l'immagine di Bordighera. Fortunatamente il PD ha assunto poi una posizione ufficiale, grazie all'azione di Donatella Albano, la capogruppo in Comune a Bordighera, minacciata più volte per la sua opposizione ai provvedimenti pro-Pellegrino, e di Andrea Orlando, parlamentare ligure della Commissione Antimafia, radicalmente diversa: il Comune di Bordighera andava sciolto in base alla normativa antimafia.
Possiamo immaginare le pressioni subite da Donatella Albano, per questa posizione. Gli sguardi ed i mezzi saluti anche degli esponenti del suo partito che, in quel territorio dell'imperiese, hanno sempre scelto un buon accordo clientelare (di sudditanza) al blocco di potere di Claudio Scajola di cui, per non dimenticarcelo, fanno parte proprio anche quei Giovanni Bosio e Gaetano Scullino, tra Bordighera e Ventimiglia... Anche molti dell'opposizione a Bosio, non parliamo di quella presunta a Scullino, hanno vissuto lo scioglimento come un oltraggio e danno per Bordighera, dando così segno di mentalità devastante.
La 'Ndrangheta, come Cosa Nostra e Camorra, hanno colonizzato il nord Italia e la Liguria è stata ed è una terra strategica per le mafie... è un crocevia fondamentale di alleanze, affari e traffici. Bisogna avere il coraggio di prendere atto di questa realtà, guardarla senza nasconderla, senza minimizzarla. E quindi occorre reagire, combatterla e sconfiggerla.
Lo scioglimento del Comune di Bordighera non è una pessima conclusione, ma un punto di partenza per quella terra, per quella comunità, così come per tutto il ponente, l'intera regione ed oltre.
Prima di tutto perché si è dimostrato che se la mafia è capace di condizionare il voto, la selezione degli eletti, degli amministratori, dei pubblici funzionari e quindi della gestione della cosa pubblica e del territorio, vi sono gli strumenti per individuarla e colpirla.
Secondo perché dal colpo di grazia inflitto dall'azione amministrativa, oltre a quella giudiziaria, la comunità di Bordighera può sradicare il condizionamento e le infiltrazioni mafiose.
Ecco che quindi diviene più che mai evidente, quasi palpabile, che solo avendo la forza di vedere la realtà si può risolvere il problema alla radice! Ecco che si comprende anche, senza mezzi termini, che negare la realtà, cercare di minimizzare, non serve a risolvere il problema ma solo a rafforzare chi necessita di silenzio e insabbiamento: ovvero le organizzazioni mafiose.
La comunità di Bordighera deve essere quindi inquieta per quel che è stato, ma allo stesso tempo può guardare con fiducia al futuro perché da quello scioglimento parte la liberazione dall'abbraccio mortale della 'ndrangheta. Bisogna capire che non c'è libertà e dignità dove la mafia condiziona la vita delle persone... e quando condiziona anche la pubblica amministrazione vi è la rapina delle risorse pubbliche... e quando condiziona l'economia vi è una libera concorrenza ed un economia locale soffocata. L'idea che la 'ndrangheta, così come le altre mafie, portino lavoro e ricchezza, è un'idea falsata, è falso... perché loro concedono qualcosa per dilapidare il tutto!
Ed allora non è un danno di immagine. Non è un onta... Bensì un esempio di reazione che se la comunità saprà cogliere porterà ad una amministrazione degna di gestire la cosa pubblica e di rappresentare la comunità stessa. Per esserlo però deve vedere una ripresa della passione civile della comunità, della partecipazione attiva dei cittadini... Non ci devono più essere "struzzi" che nascondono la testa sotto la sabbia per paura di ripicche, ripercussioni... rappresaglie. Bisogna che ognuno faccia la sua parte, d'ora in avanti, perché se si vuole che sia "speranza" e non "onta" significa che Bordighera deve costruire una nuova classe dirigente per la propria comunità, facendo piazza pulita di chi era (ed è) compromesso, dall'una e dall'altra parte. Serve che i cittadini capiscano che ci sono una Procura preparata e competente, così come reparti investigativi determinati e capaci, a cui bisogna dare collaborazione con segnalazioni e denunce... Serve, in altre parole, rompere con quella spirale di intimidazione e omertà che aveva segnato la vita di Bordighera portandola ad avere un'Amministrazione condizionata dalla 'Ndrangheta.
Ecco perché quello scioglimento è un segno positivo... Ecco perché, ad esempio, occorre che anche il mondo economico dia un segnale positivo, oltre alle semplici parole ed ai riti di firme di protocolli di intesa o di intenti, che dir si voglia. Se l'amministrazione di Bordighera è stata spazzata via perché condizionata dalla 'ndrangheta, occorre che anche Confindustria ad Imperia faccia la sua parte e passi dalle parole ai fatti, così come il resto del mondo economico locale. Non è infatti tollerabile che alla guida della Camera di Commercio vi sia un soggetto che nega la realtà e minimizza... così come non è tollerabile che uno dei principali esponenti dell'Unione degli Industriali di Imperia sia l'omertoso Pier Giorgio Parodi.
Perché le cose cambino davvero serve che ognuno faccia la propria parte... ed attenzione, non solo nell'imperiese, perché, e ci torneremo a breve, lo stesso problema c'è su tutto il territorio ligure, dove cambiano i colori delle amministrazioni, ma dove il problema è sempre lo stesso: dalla colonizzazione mafiosa si è arrivati al condizionamento delle Pubbliche Amministrazioni e dell'economia, e questo uccide il futuro della Liguria.