Come per il Centro Storico anche qui siamo in un territorio abbandonato al controllo delle mafie in cambio della pax. In Valpolcevera da decenni vi è un radicamento delle famiglie mafiose della ‘decina' di Cosa Nostra, del clan di Madonia, con noti esponenti riesini e gelesi, con le storiche medesime basi "operative", in rioni dove si sono potuti mascherare dietro alle comunità della terra d'origine. Abbiamo poi le famiglie della ‘Ndrangheta, quelle più prettamente criminali e quelle dei "colletti bianchi" infiltratisi nella cosiddetta economia "legale". Questa è stata terra di ospitalità di latitanti, tra cui Daniele Emmanuello, e di supporto per altri, come Carmelo Gullace. Qui il controllo del territorio ed il radicamento con società e negozi di copertura, è sempre forte. Ma la cittadinanza attiva li può sconfiggere...
Vogliamo la RINASCITA della VALPOLCEVERA!!!
Non ci incantano le promesse o i giochetti di Palazzo! Non ci chiniamo al passaggio dei boss che si nutrono solo di paura e possono essere scacciati! Non ci accontentiamo di pulizie di
facciata che poi lasciano l'economia, gli appalti, i soldi pubblici finire in mano alle mafie dai colletti bianchi. I Macrì come i Maurici, i Mamone come i Ferro, e così gli altri della mafia gelese o calabrese, sono finiti! La Valpolcevera può rinascere, opponendosi al partito del cemento e degli affari che, complice - trasversalmente - la corruzione, i conflitti di interesse, il voto di scambio, vuole ancora portare speculazioni e servitù sulla pelle dei cittadini (vedi discarica e impianto per i rifiuti, gronda e tav...)... per loro riciclaggio e ricchezza, per i cittadini povertà, disagio e devastazione del proprio territorio. Ci si può opporre ai padrini che coprono, anche nei Palazzi, lo spaccio come il caporalato, le bische come la prostituzione, le forniture per gli appalti, le discariche abusive e le finte bonifiche di aree e veleni come ogni altro losco affare... Anche se indossano abiti da 'paladini' dei diritti e della legalità, ormai sono ben conosciuti! Per batterli, bisogna conoscere i propri Diritti, rivendicarli, pretenderli e non accettare la loro logica che prima li nega e poi li elargisce come favore in cambio di sudditanza! I rioni popolari, costruiti come "ghetti" non si risanano con qualche operazione di facciata, ma portandoci vita sociale e civile... dignità! Il pizzo non deve essere pagato e chi denuncia lo può fare senza subire ritorsioni, così come si possono denunciare gli strozzini... usurai come quelli della banda dei Criscino sono stati presi e condannati, così come gli esponenti di Cosa Nostra arrestati! Ma si può cambiare, perchè le mafie possono essere sconfitte! Bisogna rompere solo l'omertà e non nascondere più (e quindi non proteggere) i mafiosi, più o meno, folkloristici... Chi è nei Palazzi deve rompere ogni legame, anche se gli ha portato (e porta) voti! Tu da che parte stai? E' questione di cittadinanza e diritto a un territorio libero e vivo! Noi speriamo di incontrarti, dobbiamo essere uniti!
Il volantino in formato .pdf
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Vai agli speciali nel menù "Speciali Liguria"
(con raccolta di link a quanto già detto!)
Qui il video della manifestazione (in sintesi) di Piazza Senarega del 4 aprile scorso
NOTA:
A seguito della promozione effettuata sabato scorso a Certosa per la manifestazione del 18 aprile sono arrivati i soliti messaggi, che non rispediamo al mittente, ma denunciamo alle Autorità preposte e pubblicamente. Per questo l'Ufficio di Presidenza terrà il 15 aprile 2009, alle ore 11:30, in Piazza della Vittoria (davanti alle Caravelle), una conferenza stampa.
Il sito sarà aggiornato nel pomeriggio con anche il resoconto della manifestazione di sabato 4 aprile in Centro Storico, dell'incontro con il Prefetto e con il Comandante della Polizia Municipale ed altro. Scusate quindi il ritardo... ma c'è molto da lavorare.