Oggi sulle colline vi era l'arcobaleno che spezzava il cielo tra il nero della burrasca ed un luminoso sereno. Max stava risalendo non più sulla auto a pedali, non più sullo squalo verde... ma su quell'arcobaleno, senza più nascondere la sua testa sotto il maglione per scacciare i mostri.
Era un amico, un amico fragile, che nella musica trovava la forza di aprirsi al mondo, di mostrare senza timidezza le sue emozioni ed i suoi sentimenti. Incapace di ferire... se ne è andato in silenzio...
Buonanotte Max, resterai nei nostri sogni senza fissa dimora che ogni giorno ci accompagneranno... ed arrivederci con una promessa: l'urlo delle jene, dei banditi, continuerà ad alzarsi perché alla fine il Dottor Jekyll sconfiggerà mr Hyde!
Ci incontreremo ancora ogni volta che sarà rock'n'roll, nei nostri viaggi di terza classe... mentre passerai tra noi in groppa a quel pesciolino!