[BURLANDO MENTE SAPENDO DI MENTIRE... IN CODA LE CARTE CHE LO DIMOSTRANO] Tra due mesi si vota in Liguria, ma la campagna elettorale è cominciata da un anno. Peccato soltanto che sia stata fatta a spese nostre. E noi non ne possiamo più: il presidente della Regione, Claudio Burlando, da un anno ha invaso i muri della città con manifesti che raccontano quante cose belle ha fatto la Regione. Cioè lui. Ma, ancora più grave, ha intasato tutti i media locali con la sua pubblicità: giornali, radio, televisioni e siti internet hanno pubblicato o mandato in onda quella che lui definisce "comunicazione istituzionale" e a tanti genovesi invece sembra propaganda elettorale fatta con soldi pubblici. Adesso dopo "resta in ascolto" sono arrivati anche gli spot targati "fondi europei", con Burlando e la sua giunta che raccontano quanto sono bravi...
A Pavia le cosche della 'ndrangheta avevano una "scuola di guerra", lì provavano le armi dai bazooka, a kalasninkov, passando per fucili e pistole che facevano comunella nel loro arsenale all'esplosivo C4. Tra Lombardia e Emilia Romagna le cosche di Isola Capo Rizzuto facevano i classici movimenti terra, inquinavano l'economia, facevano estorsioni, progettavano e organizzavano omicidi di mafia... trafficavano droga. Poi per ripulire e reinvestire il denaro sporco c'è sempre il classico mattone. E dove scendevano gli uomini e donne della cosche della 'ndrangheta? A Genova e alla banca genovese per eccellenza, naturalmente e non è una novità visto che uno degli uomini che spuntava fuori nell'Ordinanza "Cento anni di storia" che ha decapitato i PIROMALLI, era un funzionario della CARIGE di Genova.
In questo caso vi sono due mutui avuti dagli istituti bancari di Genova, UNICREDIT e CARIGE, ed uno alla CARIGE, la banca genovese, a Milano... Banche tanto attente e pignole nel chiedere garanzie su garanzie ai poveri cristi, davanti ad esponenti di cotanta "garanzia" hanno emesso questi mutui...
Si aggiungono tasselli a quanto stiamo seguendo da tempo.
La notizia resa nota dal giornalista Gianni Lannes ad un convegno è inquietante e, comunque, non ci stupisce.
Al centro via sarebbe di nuovo la ECO.GE dei Mamone, famiglia della 'ndrangheta, indicata come tale sin dal 2002 dalla DIA, che da anni denunciamo per i suoi legami, le sue entrature politiche, i suoi disastri ambientali, gli appalti pubblici ed il legame solido con il mondo delle cooperative emiliane, e che è entrata in molteplici inchieste giudiziarie, tra cui l'Operazione Pandora, false fatturazioni per costituzione di fondi neri, episodi di corruzione e smaltimenti illeciti di rifiuti pericolosi...
Ma è proprio vero che in Italia i beni confiscati li si vuole regalare alle mafie, attraverso le aste? No! Quella in corso è l'ennesima mistificazione dei fatti che guarda ad interessi particolari ed usa l'alibi della mafia per non affrontare la realtà.
I sequestri sono aumentati in questi ultimi mesi per il lavoro dei magistrati ed il lavoro meticoloso di DIA, GICO e SCO, che hanno potuto utilizzare le modifiche legislative approvate dal Parlamento e fortemente attese (separazione tra le misure patrimoniali e personali, inversione dell'onere della prova e garanzia che se i ben ritornano ai titolari si può annullare tutto, i beni di chi muore non vanno più agli eredi ma vengono confiscati), che permettono interventi "preventivi" di indiscutibile efficacia.
Ma in Italia i fatti non contano, contano le mistificazioni dell'una e dell'altra parte ed è così che si è in una rincorsa sfrenata ed irresponsabile a chi "la spara più grossa". Il fatto che tutto questo non aiuti un'azione efficace di lotta al potere mafioso non interessa a nessuno, nemmeno a quelli che fanno i cortei ed i proclami antimafia...
Genova è in movimento e la svolta dell'impegno civile c'è. Associazioni, comitati e gruppi di impegno civile e sociale, con pari dignità, si ritrovano ed avviano un percorso di "mutualità".
Dopo l'invito lanciato dalla Casa della Legalità, si sono incontrate Rete Liguria Rifiuti Zero, gli Amici della Lanterna e WWF, Comitato Acquasola, la Biologgia, i Custodi della Loggia di Piazza Banchi, i Cobas Scuola, ORAS, Comitato Mai più Cromo ed il Meetup (departitizzato) 20 Beppe Grillo di Genova, Il Futuro non è scritto e Liberi Cittadini. Ci si è seduti intorno ad un tavolo per iniziare un confronto per una comune riflessione ed azione.. per una prospettiva nuova...
Lungo le rotte dei traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti tossici cerchiamo di vedere, in questa nuova tappa, alcune novità e qualche approfondimento [per la prima puntata - clicca qui]
Siamo a Genova dove troviamo, ad esempio, una delle famiglie della 'ndrangheta, dal 2002 indicata dalla DIA ed al centro di molteplici inchieste della Procura di Genova con la Guardia di Finanza, in particolare nell'Operazione "Pandora" e recentemente coinvolta nel rinvio a giudizio richiesto dalla Procura per corruzione di politici al fine di ottenere una variante urbanistica...
La Guardia di Finanza entra al Matitone, il grattacielo del Comune di Genova. Ma in questo caso non cerca gli Uffici della Pubblica Amministrazione, bensì quelle società che avevamo indicato e riportato nell'articolo del 20 settembre scorso, "Rotte di "veleni" ed armi, tra Liguria, Calabria e... con morti ammazzati - 1 parte".
Si tratta di perquisizioni e sequestri negli uffici, proprio in quel grattacielo, di società iraniane. Vi è una rogatoria dagli USA perché quelle società (una delle quali dovrebbe essere una copertura dei "servizi" iraniani ed in generale, a quanto indicatoci, coinvolte nella prosecuzione di traffici d'armi (oltreché di affari) tra Italia (e non solo) e l'Iran...
La Guardia di Finanza ha sequestrato le pratiche per gli incarichi alla Eco-Ge. Al centro dell'inchiesta, che vede legate le bonifiche della Stoppani e delle aree di Cornigliano, vi sono - come avevamo già scritto - 16 appalti, 11 vinti dalla EcoGe di Gino Mamone (ora sostituito al vertice dalla consorte Ines Capuana, e con voci di cessioni a nomi tedeschi), 7 dei quali in sub-concessione. Tutte le carte di quegli appalti che avevano portato a perquisizioni in tredici aziende nel centro-nord, che la Procura aveva identificato come il "cartello" dei Mamone per controllare e decidere l'aggiudicazione di lavori per oltre 15milioni di euro. Noi lo avevamo detto: se c'è un "cartello" che controlla gli appalti, questo può avvenire solo se la società pubblica, in questo caso Sviluppo Genova, è complice e connivente! Vai allo speciale, clicca qui
[in coda la lettera dei Liberi Cittadini della Maddalena sui beni confiscati di Vico delle Mele]
Dopo la plateale ostentazione di ignoranza ed arroganza da parte di Nando dalla Chiesa sulla questione dei beni confiscati a Cosa Nostra in vico delle Mele [leggi qui], sembra che anche altri nell'ambito del Comune di Genova siano stati contagiati dal virus del consulente Nando, l'ignoranza e la propaganda.
Infatti ieri su "Il Secolo XIX" si leggeva che il Comune guidato da Marta Vincenzi-Marchese annuncia "Le case dei mafiosi agli anziani". Ma nell'articolo si parla di beni sequestrati e confiscati per la normativa antidroga e non per mafiosità del vecchio proprietario. Infatti, ad oggi, a Genova gli unici beni confiscati alla mafia (ed in particolare al boss Rosario Caci della "decina" dei gelesi, facenti capo agli Emmanuello, clan di Piddu Madonia - vedere ordinanza) sono quelli di Vico delle Mele (l'appartamento 1A del civ. 4 ed i rossi 12, 14 e 14A). Gli altri (Via Sanremo 122/8, Via Berghini 92 Br, Vico Amandorla 7/3, Via Aspromonte 16/3) sono stati sequestrati e confiscati per le norme, come detto, anti-droga e non per mafiosità dei proprietari...
[NEWS - in coda la lettera dei Liberi Cittadini della Maddalena sui beni confiscati di Vico delle Mele]
Crediamo che Nando Dalla Chiesa abbia bisogno di una pausa. Quando si arriva ad una sfilza di errori come quelli che infila, uno dopo l'altro, per cercare di giustificare un delirio, significa che serve un po' di riposo e poi con calma cercare di studiare bene la realtà, i fatti e la situazione. Forse eviterà figure peggiori... anche perché il Comune di Genova che gli paga 96mila euro all'anno per la sua consulenza, probabilmente lo fa per avere un Nando in piena forma e non ridotto ad annaspare.
Ma vediamo cosa ha scritto, sul sito nazionale di Libera, e rispondiamo punto per punto.
In “verde” quanto da lui scritto in “rosso” quanto gli rispondiamo. Oggi qui e quando sarà necessario anche in Tribunale, senza nessun timore, perché noi lo sappiamo di essere irriverenti, senza padrini, padroni o protettori, ma la verità dei fatti la diciamo e la continueremo a dire, certi che dire la verità sia sempre la strada giusta, anche se scomoda...
![]() Claudio Burlando -pd- |
![]() Carlo Ruggeri -pd- |
![]() Franco Zunino -rif.com.- |
![]() G. Enrico Vesco -com. it.- |
![]() Carlo Vasconi -verdi- presidente |
![]() Gino Garibaldi -fi pdl- vice pres. |
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![]() Luigi Cola -pd- autore principali emendamenti color cemento |
![]() Nicola Abbundo -moderati pdl- autore principali emendamenti color cemento |
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![]() Ezio Chiesa -pd- |
![]() Lorenzo Basso -pd- |
![]() Mosca Minella -pd- |
![]() Franco Bonello -pd- |
![]() Rosario Monteleone -udc- |
![]() Giacomo Conti -rif. com.- |
![]() Giovanni B. Pittaluga -lista Bulando- |
![]() Patrizia C. Muratore -Idv Di Pietro- |
![]() Tirreno Bianchi -Com. It.- |
![]() Graziano Falciani -fi /pdl- |
![]() Gabriele Saldo -fi - pdl- |
![]() Alessio Saso -an pdl- |
![]() Francesco Bruzzone -lega nord- |
![]() Gianni Macchiavello -lista Bisotti- |
![]() Fabio Broglia -misto- |
![]() Roberta Gasco -misto /pdl- |
![]() Lorenzo Castè -misto- |
![]() Giacomo Ronzitti -misto sd- |
In vista della mobilitazione davanti al palazzo della Regione contro il Partito del Cemento che sta soffocando la Liguria
Molti pensano che una trasmissione in diretta tv dei lavori del Consiglio Regionale sia la "trasparenza" delle decisioni? Poveri ingenui. Ora che si ha l'identikit del volto del Partito del Cemento ligure - lo abbiamo pubblicato "in esclusiva" questa mattina - forse qualcuno si sveglia... e forse ci si deciderà ad aprire gli occhi. Noi, come anche gli autori del Partito del Cemento, avevamo da tempo detto che le sedi di decisione non solo più quelle istituzionalmente preposte, dalla Legge, bensì altre. Avevamo detto che i Consigli (regionale, provinciali e comunali) ratificano quanto deciso in altre sedi dando "legittimità" a patti scellerati fatti altrove. Sulla Liguria domina il "Maestrale", l'associazione promossa da Burlando, dove vi è una commistione di interessi pubblici e privati, che costituiscono quel blocco di potere che è il vero "decisore" ed è il punto di contatto, ad esempio, con soggetti inquietanti coinvolti in molteplici inchieste giudiziarie per corruzione, voto di scambio con le cosche, infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e nell'edilizia,... sino ai traffici di rifiuti ed ai distrastri ambientali.
A questi oligarchi si aggiungono alcuni fedeli funzionari, con ruoli dirigenti, pronti nel piegare le norme ed i pareri ai desiderato dei faccendieri legati ai politici ed amministratori. Questa burokrazia, asservita al Potere ed alle sue collusioni e commistioni d'interessi, è poi ben protetta, premiata per i servigi dimostrati... sicuramente nella "carriera" e forse con "extra".
Di questo vi sono ormai tracce pesanti in carte che scottano. Alcune già alla base di inchieste giudiziarie altre che lo saranno, salvo insabbiamenti come quelli già pesantemente collaudati nel recente passato...