MicroMega ha pubblicato nell'ultimo numero un'inchiesta sull'Italia dei Valori nelle diverse Regioni. Vi è molto, ma non vi è tutto... ci sarebbe voluto un numero speciale. Noi proviamo qui a vedere cosa sta succedendo in Liguria, con un aggiornamento su ciò che avevamo già scritto e con qualche novità... per vedere se la promessa "ripulirò" il partito fatta da Di Pietro a Paolo Flores d'Arcais viene mantenuta. Al momento pare proprio di no, e visto che a differenza di D'Arcais, guardando ai fatti non possiamo più credere che Di Pietro sia "vittima" della base, bensì si scelga scientificamente gli uomini e le donne che devastano l'Italia dei Valori, facciamo una rapida carrellata sulle "diversità" nell'Italia dei Valori in Liguria. Prima di partire però ci teniamo a sottolineare un particolare: quando d'Arcais ha dichiarato "L'Italia dei Valori è un partito ad illegalità diffusa" nessuno ha osato "crocifiggerlo" per lesa maestà, quando dal 2007 le stesse cose, con i fatti, le scriviamo noi, siamo stati accusati di ogni peggior male. Vediamo, quindi, queste news dalla Liguria e sfatiamo, anche qui, qualche falso mito. Buona lettura...
"VICO MELE DALLA MAFIA AL COMMERCIO EQUO-SOLIDALE
Ieri la giunta ha deliberato che i beni di vico Mele confiscati alla criminalità organizzata vengano assegnati, tramite bando pubblico, a un soggetto no-profit che venderà i prodotti del commercio equo e solidale, coltivati nelle terre che erano in mano alle organizzazioni mafiose."
da Il Secolo XIX e sito del Comune di Genova
La garetta su misura, alla faccia del percorso partecipativo. E' questo il risultato raggiunto dal consulente del Comune di Genova, Nando Dalla Chiesa - anche Presidente Nazionale onorario di Libera - per i beni confiscati di Vico delle Mele. Una garettina giusta giusta per "Libera", ma guarda tu, tanto vicina al blocco rosso ligure e non solo... e tanto sponsorizzata da Unipol e LegaCoop. Alla fine Nando Dalla Chiesa l'ha spunta, dopo aver ottenuto - tutto questo in base alle informazioni raccolte sia da noi sia dal gruppo dei Liberi Cittadini della Maddalena - per tre volte di fila la "bocciatura" della Delibera proposta dall'assessore Scidone, che proponeva il percorso partecipativo, aperto a più associazioni ed ai Liberi Cittadini della Maddalena, con il ruolo di coordinamento mantenuto dal Comune di Genova stesso...
[In coda il resoconto del sopraluogo che poi si è tenuto il 12.10.2009 in Via Piombelli]
Nel 2001 fu sequestrata l'area adibita a discarica abusiva che per oltre vent'anni ha raccolto fusti con sostanze tossico-nocive. Si trova sotto il viadotto autostradale, accanto al torrente che poi, con percorso sotterraneo ed interrato, sfocia nel Polcevera.
Ma vediamo la storia di questa discarica abusiva mai bonificata, o meglio torniamo su questa storia che già avevamo sollevato alcuni anni fa e più esattamente nel 2005. Partiamo dal dato più tetro. Sia l'ex "custode" che il nuovo dimorante nella discarica abusiva nel 2005 erano già morti da un pezzo, il primo defunto a metà degli anni Novanta, si sa solo che si chiamava Marco... il secondo era Margherito Cavallaro, ex portiere del Catanzaro, morto nel 1999 a 49 anni per un tumore...
In tanti hanno parlato in lungo e in largo degli affari in Sanità di Salvatore Cuffaro e dei suoi amici mafiosi. I fatti erano quelli relativi alle convenzioni, al tariffario... alle politiche sanitarie della Regione Sicilia guidata da Cuffaro ed alle sue agevolazioni ai boss di Cosa Nostra. Ma qualcuno è andato a vedere le proiezioni extra-regione di tali affari ed interessi? Sembra di no... e di nuovo si pone il problema non solo degli affari distorti, del riciclaggio di Cosa Nostra e degli ambienti a questa contigui, che succhiano le risorse pubbliche e devastano la qualità del servizio sanitario, ma anche il fatto che se non ne parla la magistratura si resta tutti silenti. Vediamo un attimo, allora, da vicino qualche interesse ulteriore nel campo della farmaceutica e della sanità della famiglia Cuffaro... non a Palermo o Bagheria, bensì a Genova, dove la sua famiglia tanto piace al centro-sinistra (con l'IdV)...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Quando, dati alla mano, lanciammo l'allarme perché la perizia del Tribunale denunciava i livelli spaventosi di inquinamento di aria, terra ed acque (falda, torrenti e mare), ci hanno ignorati.
Quando, per mesi, abbiamo denunciato pubblicamente la continua strage degli innocenti e le farse delle "bonifiche" e della "messa in sicurezza", ci accusavano di mentire e fare terrorismo.
Quando siamo andati, a tutte le assemblee pubbliche del farsesco "percorso partecipativo" ponendo domande precise e esigendo soluzioni, i responsabili pubblici (i sindaci Gambino di Arenzano e Zanetti di Cogoleto, con l'assessore regionale all'ambiente (sic!) Zunino e la vice-commissaria alla bonifica Brescianini) si sono dati alla latitanza e facevano sapere dalle loro truppe cammellate di consiglieri, assessori e associazioni-colonizzate, che era tutto a posto con frasi del tipo "la bonifica prosegue bene", non ci sono rischi.
Noi li abbiamo accusati pubblicamente di spergiuro e di fottersene della salute dei cittadini e della salubrità dell'ambiente, dai terreni, alle acque dolci sino al mare ed al fondale del litorale di Arenzano e Cogoleto...
La questione delle "navi dei veleni" e più in generale il traffico illecito di rifiuti tossici e radioattivi, torna al centro dell'attenzione. Non sappiamo se sarà la volta buona o l'ennesima occasione mancata per fare luce sulle responsabilità dei disastri ambientali e danni alla salute, ponendo urgente rimedio. Quello che è certo è che tutto ciò che potremo contribuire a far emergere sulle responsabilità vere, di esecutori, intermediari, mandanti speculatori, così come sui collegamenti, le contiguità e le protezioni, lo faremo, come sempre... come abbiamo già fatto, senza tacere nulla. Iniziamo oggi con questo primo capitolo...
Apprendiamo da indiscrezioni che non avevamo visto proprio male sulla vicenda dei "seggiolini" e questo conferma in quale grave stato sia una Pubblica Amministrazione che necessità di leggere certe cose su "internet" (cioè sul nostro sito, anche se per loro pare essere innominabile), per accorgersi di cosa sta combinando...
Ed alla fine la questione "Nuovo Lido" venne a galla. Noi sappiamo da tempo che vi era attenzione investigativa sull'operazione speculativa che vuole ridisegnare il fronte mare del Lido d'Albaro, con un investimento di oltre 100 milioni di euro che non si sa da dove vengano...
La Sindaco Vincenzi-Marchese ne avrà come sempre a male quando si ricorda cosa fa il suo Comune, ma non possiamo tacere. Certo lei, con la sua abile teatralità e le sparate da prima pagina, ha l'immagine (o meglio vorrebbe) di quella che tutto sa e tutto risolve.
Nelle ultime settimane si è anche spinta nel lanciare una generica quanto grave accusa alla Polizia di Stato affermando che gli agenti preferiscono "voltarsi dall'altra parte". I fatti stanno dimostrando che chi ha l'abilità di guardare (ed andare) dall'altra parte rispetto al necessario, a Genova, c'è ed è proprio la sua Amministrazione...
[AGGIORNATO AL 26 AGOSTO con gli altri sponsor, a partire dalle società pubbliche, passando per il mondo delle cooperative, di chi fa affari con Comune, Provincia e Regione... per finire con il nuovo Nucleare che tanto piace a Claudio Burlando - sempre in tandem con Scajola]
A Genova, entrando alla cosiddetta "Festa Nazionale Democratica" del PD, dall'entrata principale di Piazza Caricamento, troviamo la rappresentazione scenografica di quanto denunciato nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento". Non è dato sapere se sia spudoratezza, senso di impunità o errore ... ma quel che è certo è che se il libro di Marco Preve e Ferruccio Sansa anziché una fotografia di una realtà inquietante e disgustosa della classe politica ligure, fosse stato un giallo, quello che sta accadendo al Porto Antico di Genova (dal 22 agosto al 6 settembre 2009) sarebbe la più realistica e rigorosa messa in scena del delitto, con tutti i protagonisti che si son messi in fila, uno accanto all'altro! Una volta le "vergogne" venivano coperte, o almeno si tentava di nasconderle... adesso alla Festa Democratica vengono esibite quasi con orgoglio, ovvero come oltraggio alla decenza ed all'intelligenza dei cittadini... [Ad accompagnarci in questo breve viaggio vi saranno le immagini dalla "Festa Democratica", che ritraggono alcuni stand e gli sponsor]
Che lo Stadio Luigi Ferraris dovesse essere messo a norma Uefa si sapeva da un bel po, tanto che nel maggio scorso la Regione stanziava 400 mila euro per contribuire alle spese. Ma se le cose si fanno in tempo utile bisogna rispettare le procedure e si sa invece che quando si è in "emergenza" si deroga... figuriamoci poi se a rischio ci sono partite di calcio...
Fatti, protagonisti e intrecci, prevalentemente già più o meno noti, ma che mai erano stati proposti in una visione d'insieme e che, integrati con alcuni inediti, rendono l'idea della ragnatela di un blocco di potere centrato sugli uomini della gerarchia vaticana, a partire dal Segretario di Stato cardinal Tarcisio BERTONE ed il Presidente della CEI Angelo BAGNASCO. Il volto delle speculazioni (spesso con soldi e concessioni pubbliche come nel campo della Sanità) che si cela dietro ad opere che con la "fede" (ma anche con l'etica e spesso con la legalità) hanno ben poco a che spartire e che, mascherate da opere di bene e di interesse generale sono in realtà l'ennesimo volto del Partito del Cemento, nuova "vocazione" delle DIOCESI del nuovo millennio.
10 capitoli che partendo da Genova e la Liguria ci portano in VATICANO ma anche dalla Calabria al Piemonte, senza alcuna interpretazione ma in una pura sequenza di fatti e circostanze, ci rendono un idea più pratica, realista e molto materialista dell'OPUS DEI, dei "fedeli" amici in un orgia di potere con politici, uomini delle banche "laiche", faccendieri del mattone e della finanza, avvocati, medici, massoni e qualche mafioso... per arrivare al presente e futuro IOR, ovvero la Banca del Vaticano dove, come nelle altre grandi ragnatele del potere ecclesiastico, omertà e impunità sono una costante nei secoli dei secoli...
Ieri sera si è tenuta l'ultima delle tre assemblee pubbliche del cosiddetto "percorso partecipativo" sul futuro dell'area ex Stoppani. Il tutto, naturalmente, con il perdurare della latitanze del Vice-Commissario Cecilia Brescianini, dell'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino, del Sindaco di Cogoleto Zanetti e di quello di Arenzano Gambino. Sono straordinari: indicono un percorso partecipativo e poi se ne fottono, lo ignorano... ma tanto avevano composto loro il "tavolo" dichiarato "partecipativo" ma in realtà nominato tra i fedeli o innocui...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Potrebbe essere il titolo di un libro e/o ancora meglio di una commedia ma in realtà è il miglior commento al documento finale del "tavolo nominato" sul futuro dell'ex area Stoppani.
Gli "utili eletti" dalle amministrazioni hanno "collaborato" a permettere che una tale infamia di documento venga "spacciato" come il frutto di un percorso di ascolto della cittadinanza.
Mentre dalle assemblee pubbliche i comitati cittadini e persone presenti a titolo personale, in comune accordo, sostenevano un'esigenza di messa in sicurezza dell'area, una vera e unica bonifica e un futuro che veda come punto di partenza una rinaturalizzazione come recupero degli ambienti naturali e un ferma opposizione a qualunque forma di speculazione "color cemento" sia dell'area che del litorale... I maestri dell'inganno, supportati dai citati, elaboravano quel che è l'"Opera omnia" del Partito dell'Interesse Privato, ben mascherata da alcune "possibilità" di soluzioni addolcite... facili da profilare ad cittadini sempre più assuefatti, acquiescenti... senza più speranza...