C'è una famiglia indicata dalla DIA, nella mappatura della 'ndrangheta in Liguria, per «operazioni di reinvestimento di denaro di illecita provenienza», la Procura ed il GIP danno ragione alla Casa della Legalità perché quanto pubblicato è suffragato da fonti autorevoli dello Stato, ma un Giudice in Civile pignora il conto della Casa della Legalità per aver pubblicato quanto Procura e GIP dicono che è corretto e quindi non censurabile. Ecco la storia...
Il classico volantino è uno strumento essenziale per raccontare i fatti oltre al web, sul territorio. Ed allora ecco che, come abbiamo già fatto nel passato con altri soggetti (da Domenico GANGEMI ad Antonio FAMELI, dal Carmelo GULLACE ad Onofrio GARCEA ed altri ancora passando dai MAMONE ed via discorrendo), siamo partiti oggi con un semplice volantino sui FOGLIANI di Taurianova, quelli del “QUI GROUP SPA” per intenderci...
Il volantino è molto semplice (vedi qui in formato .pdf o in coda) e per la prima uscita abbiamo scelto i portici davanti ad un loro locale, il MOODY – PASTICCERIA SVIZZERA di Via/Largo XII Ottobre, nel pieno centro di Genova...
I FOGLIANI di Taurianova insediatisi a Genova ci provano ancora. Prima ci querelano ma il Pubblico Ministero chiede ed ottiene dal GIP l'archiviazione del procedimento. Poi promuovono una causa civile, ma le copie della citazione vengono notificate presso i vecchi indirizzi di residenza, così la causa si svolge in nostra assenza da soli. Il Giudice - dichiarando la ns contumacia - accoglie l'istanza dei FOGLIANI. Con quella sentenza si definisce diffamatorio un articolo in cui si ribadisce quanto indicato dal decreto di archiviazione della loro querela oltre ad altre informazioni tutte documentali e riscontrate, come meglio vedremo. La Sentenza di primo grado viene notificata gli indirizzi corretti delle residenze dei membri della Casa della Legalità e noi abbiamo impugnato la Sentenza, come avevamo già annunciato. In attesa di discutere la vicenda in Appello i FOGLIANI procedono con l'invio - al Presidente della Casa della Legalità - di due “precetti”: il primo per far eseguire la cancellazione dell'articolo ed il secondo per chiedere il pagamento entro dieci giorni di 23.661,14 euro. Attendere prego... ci vediamo in Corte d'Appello, dove, stavolta, in un dibattimento a due sarà un piacere!
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Di quattro notifiche manco una è arrivata e così dell'Atto di Citazione del FOGLIANI Gregorio e della QUI GROUP SPA non ne sapevamo proprio nulla. Ormai a questo ci siamo abituati, come già nel caso dei FOTIA che si erano fatti la causa da soli ma che poi hanno perso davanti al reclamo (vedi qui).
Il FOGLIANI Gregorio con la QUI GROUP SPA - attraverso i propri legali ANASTASIO PUGLIESE G. e M. di Roma, domiciliati preso l'avvocato BENINI Andrea di Genova – hanno pensato bene di promuovere e farci una causa tutti soli soletti, senza di noi, la controparte. Il Giudice della II Sezione Civile del Tribunale di Genova, Laura CASALE, a seguito della discussione orale fatta con la sola parte attrice, il FOGLIANI e la QUI GROUP SPA, ha accolto senza margine di dubbio la tesi dei FOGLIANI e società di famiglia ed il 21 dicembre è stata notificata (per ora ad un solo componente dell'Ufficio di Presidenza) la Sentenza (arriveranno le altre o passano in cavalleria come l'Atto di Citazione?).
Ovviamente si sta già lavorando per presentare l'impugnazione, così – come con i FOTIA – in una causa a due potremo smontare la curiosa tesi del FOGLIANI & C.
Non dovrebbe essere molto difficile visti fatti ed Atti, ed è curioso che il Giudice Laura CASALE, non abbia notato la questione che è, tra le altre cose, documentale...
Ne avevamo parlato... ed ora ad esprimersi è stato il TAR Liguria, con una sentenza che annulla i permessi a costruire rilasciati dal Comune di Genova alla società ALLEGRA SRL dei Fogliani nati a Taurianova ed esplosi con una impero imprenditoriale a Genova. Estremamente interessante il passaggio per cui si riscontra che l'Amministrazione del Comune di Genova, guidato da Marta Vincenzi che oltre ad essere Sindaco è anche l'assessore all'urbanistica, si è acriticamente posto davanti al progetto presentato dalla società dei Fogliani, senza svolgere alcuna verifica sulla fondatezza di quanto dichiarato nel progetto. Interessante (e pesante) anche l'annotazione sul fatto che la ALLEGRA avesse prima dichiarato che la struttura sarebbe stata convenzionata (e quindi compatibile con le disposizioni comunali vigenti) per poi - una volta avuti i pareri favorevoli (fondati su tale presupposto)- cambiare radicalmente dichiarazione e dichiarare che non si sarebbe realizzata una clinica privata convenzionata, bensì privata senza convenzionamento (e quindi non rientrante nelle disposizioni comunali vigenti per le aree destinate a Puc come "servizi").
Tra i punti salienti della Sentenza eccone alcuni...
La Sanità è il grande business del nuovo millennio. Su questo si concentrano gli appetiti di logge massoniche, Opus Dei e mafie, a partire dalla 'Ndrangheta e Cosa Nostra. Dalle regioni del sud le cosche hanno saputo “entrare” nella sanità del nord, come dimostra l'arresto del 'ndranghetista che era arrivato a dirigere l'Asl di Pavia. E poi conflitti di interesse e clientele... Strutture sanitarie piegate da lottizzazioni e spartizioni della “cassa” e del patrimonio, con interessi sempre più nascosti e indicibili. Ecco una panoramica a partire da ciò che dicemmo - per poi essere indicati come delle “cassandre” - rispetto alla Sanità in Calabria, per passare alla questioni già poste al centro dell'attenzione dei Cuffaro in terra di Liguria... per arrivare al progetto di una nuova clinica privata a Genova promosso da una delle società della galassia imprenditoriale della famiglia FOGLIANI di Taurianova...
La signora Marta Vincenzi Marchese continua nel solco delle betoniere roventi. L'operazione "Lido d'Albaro" è nel suo cuore... l'ha sponsorizzata come nessuno meglio di lei avrebbe saputo fare... e se di questo avevamo già parlato [18.09.2008 con in coda gli articoli precedenti ed il video - 21.09.2008], dopo l'ultima sortita della signora che si è indispettita perchè molti hanno sollevato i dubbi sull'opportunità di dare il via libera ad un progetto, in variante palese al PUC, che prevede una colata di cemento che stravolgerà quel litorale, ci pare doveroso ritornarci... anche perchè una cosa è una riqualificazione di un area e di un litorale, un'altra è uno stravolgimento radicale dell'ambiente!
Noi abbiamo sollevato la questione oltre un anno fa ed avevamo già descritto la rete di interessi che si trova dietro alla speculazione pianificata nella zona di Boccadasse, con l'operazione ex rimessa AMT/AMI, le Piscine di Albaro ed appunto la partita del litorale. Se gli interessi delle cooperative rosse sono, come da manuale a Genova, le protagoniste assolute sul progetto speculativo nell'area della vecchia rimessa e sullo Stadio del nuoto, sull'operazione "Lido d'Albaro" i protagonisti sono altri... ma non troppo, anche perché i punti di contatto, come vedremo, sono molti...