Ieri sera si è tenuta l'ultima delle
tre assemblee pubbliche del cosiddetto "percorso partecipativo"
sul futuro dell'area ex Stoppani. Il tutto, naturalmente, con il
perdurare della latitanze del Vice-Commissario Cecilia Brescianini,
dell'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino, del Sindaco di
Cogoleto Zanetti e di quello di Arenzano Gambino. Sono straordinari:
indicono un percorso partecipativo e poi se ne fottono, lo
ignorano... ma tanto avevano composto loro il "tavolo" dichiarato
"partecipativo" ma in realtà nominato tra i fedeli o
innocui...
Noi l'avevamo detto che saremmo andati di nuovo e
così abbiamo fatto. Abbiamo sostenuto il documento del Comitato Mai
più Cromo (
leggi qui) e, insisti e re-insisti, si è riusciti a
strappare qualche modifica di peso al documento conclusivo
predisposto da il "tavolo". Naturalmente i buoni "eletti",
nella loro grande parte, con alla testa la consigliera di opposizione
di Cogolato, Maria Elena Dagnino Bornacin, hanno diffidato i cittadini
ed i comitati
presente dall'osare votare documenti diversi o modifiche al lavoro
degli "eletti", perché si sa il loro motto preferito è sempre
"io so io e voi non siete un cazzo". Così come anche il dott. Pasetti,
che probabilmente non conosce molto bene il principio della
"democrazia", dopo aver presentato i due scenari "produttivi" che
prevedano nuovi insediamenti industriali e cemento, invitando alla
scelta di questi perchè sono "il futuro", quando i cittadini hanno
scelto invece i due scenari "verdi" (sul modello di fatto di quanto
fatto a Mestre), ha subito tentato il colpo "magico" con un discorso
che faceva più o meno così: ma un percorso partecipato non può mica
vedere un ipotesi prevalere sull'altra, devono essere perseguite anche
quelle bocciate!
Ma veniamo ai
risultati raggiunti. Prima di tutto il documento del Comitato Mai più
Cromo, sottoscritto dalla Casa della Legalità, è stato allegato
quale contributo al documento conclusivo. Inoltre, dopo essere
riusciti ad ottenere, con le passate assemblee, sia che venisse
richiesta e pretesa (con indicazione chiara anche nel documento
conclusivo) la trasparenza delle procedure e dei lavori sulla messa
in sicurezza e bonifica dell'area del sito Stoppani, sia che i Comuni
debbano accogliere le indicazioni della volontà popolare nei PUC,
abbiamo strappato qualche altro punto. 1) Acquisizione dell'area allo
Stato (e quindi definitiva e non solo per le operazioni di
bonifica!); 2) Realizzazione di un indagine epidemiologica su
Cogoleto e Arenzano; 3) No ad edilizia residenziale; 4) Realizzazione
di un effettivo percorso partecipato sul futuro dell'area.
Non
siamo riusciti invece ad ottenere un secco ed esplicito "no a
porticcioli", anche se le ipotesi di destinazione vagliate
dall'assemblea diciamo che non prevedono la possibilità di
soddisfare gli appetiti speculativi che con la scusa del Porticciolo
puntavano all'edilizia residenziale.
Attenzione però, questo
è solo un primo passo, importante ma non decisivo, tanto che, come
denunciamo dall'inizio, questo "percorso" è stato snobbato
palesemente di Sindaci e dai soggetti che possono decidere. Certo è
che adesso i grandi assenti - i sindaci, così come la Regione - se
ignoreranno le indicazioni scaturite dalla cittadinanza saranno
smascherati per quello sono... uno dei tanti volti del Partito
trasversale del Cemento. Questo anche perché, come abbiamo
nuovamente sottolineato, la scusante per cui occorre coprire i costi
della messa in sicurezza e bonifica con quello che si farà dopo, è
insostenibile oltre che oscena. Infatti i costi per messa in
sicurezza e bonfica sono talmente alti che nemmeno la più pesante
delle speculazioni potrebbe mai garantirne la copertura, e pertanto
occorre che lo Stato che ha permesso che si arrivasse a livelli
spaventosi di inquinamento di aria, terra, acqua (dei torrenti e
della falda), del mare e degli arenili, deve coprire i costi per
garantire che la strage degli innocenti continui a perpetuarsi.
Gli
Enti locali volevano un indicazione su cosa inserire nell'Accordo di
Programma sul futuro dell'area? Ora ce l'hanno, inizino ad inserirlo
nei PUC, promuovere l'indagine epidemiologica e garantire trasparenza
e correttezza della messa in sicurezza e della bonifica! Noi non
molliamo la presa da "banditi" che siamo!
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