[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Fuggono! Per la seconda volta consecutiva scappano. E' quanto succede ad Arenzano sulla questione Stoppani. Ieri sera vi era la seconda assemblea pubblica del cosiddetto percorso "partecipativo" sul futuro dell'area, la farsa costruita dalle Amministrazioni Pubbliche per intortare i cittadini, mentre la messa in sicurezza - figuriamoci la bonifica - del sito di interesse nazionale della Stoppani è una farsa plateale, che lascia intatto quel livello spaventoso di inquinamento di terra, aria, acqua (di falda, di torrente e di mare).
La vice-commissaria alla bonifica, Cecilia Brescianini, l'assessore regionale all'ambiente, Franco Zunino, il sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, e quello di Cogoleto, Attilio Zanetti, dopo l'assenza alla prima assemblea pubblica - che loro con il "tavolo" hanno indetto - il 9 giugno scorso, non si sono presentati nemmeno a quella di ieri sera, 9 luglio, insofferenti ad 11 domande...
Da un lato questo la dice lunga sul reale peso di questo fantomatico percorso "partecipativo", che in due mesi vorrebbe fare credere di definire il futuro dell'area, con promozione degli incontri inesistente, sedi di incontro lontano dai centri abitati e con un "tavolo partecipativo", come abbiamo già denunciato, che altro non è che un tavolo nominato dalle stesse amministrazioni. Chi ha responsabilità non si presenta... chi dovrebbe recepire e ascoltare per poi portare le decisioni nelle sedi istituzionali deliberative è latitante... chi ha firmato il protocollo di intesa sull'area e dovrà firmare i prossimi protocolli ed atti in merito si è dato alla macchia.
A questo punto, coloro che sono seduti al "tavolo partecipativo" e sono in buona fede, dovrebbero avere e dimostrare un briciolo di dignità e riconoscere pubblicamente - alcuni lo fanno già ma in separata sede per il solito "tengo famiglia" - che quella del "tavolo partecipativo" è una buffonata, una farsa proprio come la messa in sicurezza e bonifica dell'area Stoppani. Se non lo fanno oltre ad ingannare se stessi continueranno ad ingannare i cittadini e la buona fede personale va a farsi benedire.
Se il 9 giugno, dopo l'iniziativa di informazione e denuncia promossa della Casa della Legalità - insieme al Comitato mai più Cromo - che ha anche reso pubblici e accessibili sul sito internet documenti ufficiali (perizia del Tribunale sul livello di inquinamento e documento sulla bonifica - mancata - degli arenili inquinati da cromo), i signori Zunino, Zanetti e Gambino con la sister Brescianini, sono svaniti nel nulla. Il "coordinatore" del cd. "tavolo partecipativo", riconobbe la legittimità delle questioni da noi sollevate e prese impegno a far sì che all'assemblea successiva si facesse il punto sulla messa in sicurezza e bonifica dell'area con la Vice-Commissaria. [e questo è evidente dal video dell'assemblea che abbiamo pubblicato integralmente].
Nel frattempo è abbiamo pubblicato, come annunciato in quella sede, il video che dimostra che la messa in sicurezza dell'area e la bonifica portata avanti non è che una farsa, che aggrava ulteriormente le ripercussioni sulla salute (e vita) degli abitanti di Cogoleto e Arenzano. In allora ponemmo alcune domande anche alle amministrazioni pubbliche, dai Comuni alla Provincia, per chiedere che venisse effettuata un indagine epidemiologica sulla popolazione.
Poi è scoppiata l'Operazione "Pandora", ovvero l'inchiesta della Procura di Genova che ha evidenziato il "cartello" delle imprese, con il fulcro nei Mamone, che si spartiva gli appalti pubblici di Cornigliano e che guarda caso vede diverse delle imprese che operano, al posto dell'Eco.Ge dei Mamone nell'area Stoppani, per demolizioni e bonifiche.
Da indiscrezioni raccolte sappiamo anche che la F.lli Baraldi, una di queste società, ha preso e se ne è andata, e da altre indiscrezioni sappiamo anche che il Prefetto di Genova ha convocato nelle settimane scorse (dopo il video da noi pubblicato e l'avvio dell'operazione Pandora), la vice-commissaria ed i sindaci per avere chiarezza sulla questione.
Ieri pomeriggio, annunciando che avremmo partecipato all'assemblea pubblica che si sarebbe tenuta in serata presso il Muvita di Arenzano, con i Sindaci e la Vice-Commissaria, abbiamo diffuso e pubblicato sul nostro sito un comunicato (che poi abbiamo anche distribuito all'assemblea) con 11 domande semplici e chiare.
Prima dell'inizio dell'assemblea il "coordinatore" del cd. "tavolo partecipativo" che modera le assemblee pubbliche, ci ha comunicato che dopo la diffusione delle nostre 11 domande la vice-commissaria Brescianini, così come le altre cariche istituzionali, avevano deciso di non presentarsi più all'assemblea. Ha poi aggiunto: la Brescianini lo ha deciso perché dice che tutti sono stati solidali con lei. Domandiamo quindi: ma se è sicura di avere ragione, di aver fatto il suo dovere: perché non si presenta? perché non lo dice? perché non lo dimostra e non risponde alle domande? Identica questione per i sindaci. Lo stesso "moderatore", una volta chiesto in assemblea del perchè di tali ennesime assenze, ha iniziato nel dire che la vice-commissaria dopo la diffusione del comunic... ma è stato interrotto dal Lazzarini, responsabile ambiente di Arenzano, che afferma che non si doveva perdere tempo e che (la Brescianini) non poteva venire punto e basta, per poi passare ad insultare il Presidente della Casa della Legalità!
Alla fine nulla da fare, dopo la prima, anche con la seconda assemblea i signori e la signora responsabili pubblici della questione sono rimasti latitanti. E così si sono dovuti inventare di dividere l'assemblea in due gruppi di lavoro per pensare al futuro dell'area. Come dire: chi se ne frega se vi è un cancro - come l'inquinamento attuale derivante dalla Stoppani - che semina metastasi a Cogoleto ed Arenzano, siamo ottimisti e pensiamo al futuro.
La cronaca della serata è molto semplice. Divide le circa quaranta persone presenti in due gruppi, è emerso come punto fermo che il Lazzarini, responsabile ambiente del Comune di Arenzano, è proprio insofferente nei nostri confronti, come se quanto scoperto dalla Procura di Genova fosse colpa nostra e non di chi faceva le porcate... se c'è "quello che firma tutto" a cui Gambino, decaduto da Sindaco, da le indicazioni per agevolare i Mamone è colpa nostra? Mah [qui qualche estratto degli atti dell'inchiesta]
Poi abbiamo assistito all'intervento di un esponente di "Italia Nostra" - con il compito di sentire e parlare da parte dell'associazione, così ha riferito - che propone parcheggi, silos ed un altro po di calcestruzzo per il futuro dell'area. Per il resto chi voleva che l'area sia pubblica, non ci siano cementificazioni, non ci sia il porticciolo, e chi invece dice che le case ed il porto ci devono essere perché "servono i soldi".
C'è anche un papà, con sua figlia, propone giustamente che, se si vuole coinvolgere chi vivrà quell'area (si calcola che la bonifica duri almeno 10 anni) si devono coinvolgere i bambini con le scuole. Peccato che il fantomatico percorso partecipativo che le Istituzioni hanno pensato dura dal 9 giugno a fine luglio 2009, meno di due mesi, e che, come direbbe un qualunque esperto di democrazia partecipata, è studiato apposta per non coinvolgere nessuno.
Noi da parte nostra abbiamo sottolineato quattro punti-proposta fondamentali:
1) I Comuni stanno già facendo i nuovi Piani Urbanistici Comunali. Quello di Cogoleto ad esempio prevede già per l'area Stoppani, oltre al porticciolo, anche case e insediamenti industriali. Quindi: i Comuni o decidono che quanto indicato dai cittadini viene inserito nei PUC, o perdiamo solo tempo, a fare la lista dei sogni che le amministrazioni comunali non intendono minimamente perseguire.
2) Se è fondamentale garantire un indennizzo alle comunità di Cogoleto ed Arenzano per i danni subiti dalla Stoppani, allora occorre che l'area diventa e resti pubblica e che quanto vi viene realizzato sia pubblico!
3) Se si vuole dare questo indennizzo, tra le priorità vi è da un lato quella di eliminare da subito ipotesi di porticcioli (anche considerando che in Liguria - e tra Arenzano e Varazze - vi sono già un numero elevato di posti barca), e dall'altro lato quella di realizzare una spiaggia pubblica decente (e bonificata!!!).
4) Se si vuole coinvolgere la popolazione nelle scelte di cosa fare in quell'area, e considerare anche il parere dei turisti che animano l'economia locale con il turismo estivo, vi è una cosa molto semplice da fare: un questionario, guidato, con cui residenti e turisti possono esprimere cosa ritengono utili realizzare in quell'area.
Abbiamo anche colto l'occasione per chiedere che i Sindaci, responsabili della salute pubblica, considerando l'omessa bonifica della spiaggia e del fondale marino, intrisi di sostanze tossico-nocive, anziché procedere ad un ripascimento delle spiagge inquinate (come lungo il tratto di Cogoleto, ove si sta rifacendo con la Edil Ca.Ma dei Mamone la passeggiata lungo mare), provvedano ad isolare tutto il tratto di spiaggia inquinato, collocare segnaletica adeguata per segnalare inquinamento da cromo ed altre sostanze tossico-nocive e garantire adeguata sorveglianza attraverso la Polizia Municipale.
Tornati in assemblea "plenaria" con la riunione dei due gruppi, alcuni cittadini hanno proposto di approvare le linee che a grande maggioranza sono emerge (area pubblica, interesse pubblico di quanto verrà realizzato, no porticciolo, parco,...). A quel punto il colpo di scena. Uno dei consiglieri comunali di minoranza di Arenzano, Muscatello dell’Udc, sostenuto da un'altra consigliera comunale di minoranza di Cogoleto e dagli assessori presenti (a dimostrazione, ancora una volta, del "volto" bipartisan del partito trasvesale) salta sulla sedia ed afferma: questa assemblea non ha titolo di decide proprio niente! E proseguendo (confermando quindi quanto noi denunciamo dall'inizio): che l'unico soggetto che decide e tira le conclusioni è il "tavolo partecipativo" cioè quello nominato da loro!
Come volevasi dimostrare la farsa continua, come la latitanza di chi dovrebbe dare delle risposte e invece sfugge!
PS
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PS 2
Il buon ambientalista-movimentista Franco Zunino, fedele uomo di Claudio Burlando, non è la prima volta che sfugge come una anguilla alle domande... ricordiamoci della questione Co.For. a Celle Ligure - clicca qui