Sig. Marco BERTAINA,
Lei scrive a me, in quanto Presidente della Casa della Legalità, ma dovrebbe scrivere all'Ufficio di Presidenza, in quanto gli articoli che abbiamo pubblicato e che la riguardano sono tutti scritti - e per questo firmati - dall'Ufficio di Presidenza. Comunque sia, visto che Lei mi scrive, non ho problemi a risponderle e dimostrare che quanto da Lei scritto non smentisce (ed anzi conferma) quanto da noi scritto! Andiamo con ordine...
Il consigliere regionale del Pd Giancarlo Manti, dopo l'articolo con le sue dichiarazioni a "Il Fatto Quotidiano" manda una smentita dove dichiara che: " mai è emerso in riunioni ufficiali e comunque io personalmente non ne ho mai parlato col Presidente Burlando o con altri dirigenti regionali del PD".
Prima di tornare sull'estremo ponente ligure dobbiamo doverosamente sbugiardare Claudio Burlando, il presidentissimo della Regione per lungo lungo tempo in stretto rapporto con i MAMONE, come abbiamo già evidenziato anche recentemente (vedi qui). Il "gerundio" ha dichiarato in riferimento al ponente ligure: "Qui avrebbe trovato alcuni agganci dentro le istituzioni". Certo che ci vuole coraggio ad indicare il "peccato" di altri, quando si è commesso lo stesso identico "peccato", ovvero il rapporto con i mafiosi! Ma a Burlando c'è poco da fare, piace burlarsi dei cittadini e della decenza, ormai lo sappiamo... Senza entrare nemmeno sul periodo ipotetico che usa, quando invece quegli "agganci" sono una certezza ormai svelata, e senza addentrarci oltre alle dichiarazioni di Burlando, lo sbugiardiamo proprio sulla questione "ponente", o meglio sulla questione di uno degli 'ndranghetisti individuati dalle indagini, facente capo al "locale" di Ventimiglia: Vincenzo MOIO.
Quando Vincenzo MOIO si muoveva dall'estremo ponente sino a Genova per candidare sua figlia alle elezioni regionali del 2010, qualcuno, tra i dirigenti del Pd di Imperia, allertò Claudio Burlando, gli dissero chi era quella ragazza che si sarebbe candidata nella lista dei Pensionati, nella colazione di centrosinistra che appoggiava Burlando. Gli dissero chi era Vincenzo MOIO. Burlando quindi sapeva e cosa decide di fare? Di accettare l'appoggio della lista dei Pensionati con la MOIO candidata! MOIO si mise in movimento con gli uomini della 'ndrangheta, e questo è tutto agli Atti dell'indagine "Maglio" come abbiamo già ampiamente scritto (vedi qui). La questione quindi è questa: Burlando che dopo l'emergere di chi fosse MOIO disse che lui non sapeva nemmeno che la figlia fosse candidata a Genova nella sua coalizione, ha mentito! Sapeva e gli andava bene che lì, in una lista collegata a lui, ci fosse quella candidatura!
Non dimentichiamo nemmeno che Burlando ebbe tra i supporter della sua lista "NOI CON BURLANDO" sempre alle regionali anche quel Marco BERTAINA che, nella sua lista per per provinciali, schierava niente meno che: Vincenzo MOIO!!! Quel Marco BERTAINA che nelle sue campagne elettorali a Camporosso incassava il sostegno degli "avversari" dei Comuni limitrofi, dai MOIO di Ventimiglia a BIASI di Vallecrosia e compagnia cantando... E voglia andare a vedere un altro candidato della lista "MARCO BERTAINA" per la Provincia di Imperia, con il MOIO? Troviamo l'Ettore CASTELLANA, l'uomo del Giuseppe MARCIANO' di cui abbiamo ampiamente parlato (clicca qui) condannato per l'attentato all'imprenditore più omertoso della Liguria (che manco la Confindustria ha osato cacciare, attendendo le sue auto-dimissioni), Pier Giorgio PARODI.
Ma andiamo avanti, perché partendo dall'estremo ponente ligure si può capire di più di questa martoriata Liguria colonizzata dalla 'ndrangheta...