Nella città della “torretta” l'amministrazione di centrosinistra guidata dal “renziano” Federico BERRUTI si prodiga nel soddisfare gli appetiti cemento e mattone del DELLEPIANE Aldo. Non uno qualunque. Basta pensare che è l'uomo forte dell'UNIONE DEGLI INDUSTRIALI di Savona. Lo è stato prima direttamente e poi con con il genero Fabio ATZORNI (qui l'Informativa della Questura di Savona dove risulta che il DELLEPIANE Aldo è formalmente indagato per i reati di "associazione per delinquere e turbata libertà degli incanti" [quale aderente al "cartello degli appalti" guidato dal noto MAMONE Gino - e su cui poi ci soffermeremo] mentre Fabio ATZORI era stato anche denunciato, nel 2009, dalla Questura di Gorizia per "favoreggiamento ingresso clandestino o irregolare sul territorio nazionale" in quanto "in qualità di legale rappresentante della DEMONT SRL, compiva attività finalizzate a procurare l'illegale ingresso e la conseguente permanenza in TN [territorio nazionale, ndr] di cittadini extracomunitari mediante la predisposizione di contratti d'appalto ideologicamente falsi, apparentemente intervenuti tra la ASV ITALIA SRL e la DEMONT SRL..."...
Il Tribunale di Savona aveva decretato la “pericolosità sociale” di Pietro FOTIA. In Appello il provvedimento è stato annullato. Le motivazioni dell'Appello sono molto interessanti e le andremo a vedere, perché, quel che emerge, ad esempio, è che non è pericoloso, ma passa rapidamente all'uso delle maniere forti per ottenere ciò che vuole e quindi va tutto bene...
Ma oggi, oltre a questo e quanto abbiamo già raccontato, scritto e denunciato in merito ai FOTIA (vai allo speciale o scarica la raccolta "GLI INNOMINABILI FOTIA" in formato .pdf), compiamo un passo in più. Dopo aver pubblicato già gli atti dell'Operazione "DUMPER", pubblichiamo integralmente il capitolo del'Informativa PANDORA che, alla base di molteplici procedimenti penali della Procura di Genova, fotografa i raccorti del FOTIA Pietro con MAMONE Gino...
Ecco un capitolo degli Atti ufficiali, sempre dell'inchiesta PANDORA della Guardia di Finanza per la Procura di Genova che conferma quanto avevamo denunciato per anni...
Siamo all'uomo di fiducia, per anni, sino alla sua scomparsa, di Claudio BURLANDO, ovvero di Piero PICCOLO.
Nel 2005 lo fotografammo all'inaugurazione del “grande escavatore” della ECO-GE dei MAMONE (fatto richiamato nell'Informativa della Guardia di Finanza). Impallidì quando realizzò della nostra presenza, ma era troppo tardi. Gli scatti li avevamo già fatti... a partire di quello di lui con Luigi MAMONE il “capo famiglia MAMONE” a Genova.
Quando lo rincontrammo, accanto a Claudio Burlando, a Sestri Ponente, dopo l'emergere delle inchieste (nel 2008), PICCOLO disse in genovese (come dimostra l'audio che pubblicammo) rivolto al Presidente della Casa della Legalità: “BISOGNEREBBE CHE TI PRENDESSI A CALCI NELLA SCHIENA”... per poi aggiungere che i MAMONE non possono essere mafiosi perché, lasciava intendere, se lo fossero il presidente della Casa della Legalità sarebbe già allora finito male...
E' ora di eliminare ogni sorta di dubbio. Ogni ombra ed ogni menzogna dal campo. Noi, come annunciato procediamo...
Salvatore Ottavio COSMA era, nel 2007 ancora Consigliere Comunale di Genova. Era anche candidato dell'Udeur (poi passò all'Idv). Era tra i sostenitori dei candidati sindaco VINCENZI e presidente della provincia REPETTO. Andava a cercare i consensi e voti di soggetti noti per l'appartenenza alla 'ndrangheta. Ciò è confermato dalle affermazioni dello stesso COSMA con l'affiliato CARIDI Giuseppe (vedi qui) di Alessandria, quando si lamentava che Gino MAMONE non gli aveva poi dato quei voti che sperava... Parlava - come vedremo - con un certo "NINO" affermando che sarebbe sceso a Gioia Tauro per chiarire ed andare in fondo su quel "TRADIMENTO" da parte dei MAMONE & C che, nelle urne, alle amministrative 2007, non fecero trovare i consensi promessi...
[DEDICATO ALLA MEMORIA DEGLI AGENTI CONDELLO E CARUSO]
Se è vero che la mafia è una montagna di merda, qui la montagna, come nel caso dei GULLACE-RASO-ALBANESE, puzza talmente tanto che per farla sentire meno si sono sparsi qua e là, tra Genova e Schwerin in Germania.
Avevamo già accennato più volte a costoro, agli AVIGNONE, ed ora ne approfondiamo il profilo, così che le Autorità rimaste un pochino distratte (tra Italia e Germania) procedano con lo schiacciarli uno ad uno...
Ecco lo speciale che raccoglie tutti gli articoli e video sulla rottura del vaso di PANDORA. In coda agli articoli i principali link agli articoli precedenti dal 2005... clicca qui o sul banner.