Questo simbolo che campeggia nella galleria fotografica del "Melgrati Consigliere Regionale" su facebook avrà voluto pur dire qualcosa... ed infatti l'iniziativa del vice-re (vice perché nel ponente il sovrano è sempre e solo Claudio Scajola) sfocia nell'assurdo...
Nella querela che Melgrati ha presentato al Commissariato della moglie (e pubblicato in ogni dove, e che di seguito riportiamo) contesta la diffamazione (595 C.P.) e la diffamazione a mezzo stampa (596 bis C.P.). Noi abbiamo risposto senza tentennamenti: ci vediamo in dibattimento, dove da un lato noi potremmo produrre gli elementi a conferma che quanto scritto ed esposto nel video non è diffamatorio e che i fatti da noi indicati corrispondo alla verità, e dall'altro lui, il Melgrati, dovrà sottoporsi all'esame del Tribunale (del pm e del nostro difensore) sotto giuramento.
Qualcuno non deve aver gradito tale volontà di passare ogni fotogramma ed ogni riga da noi pubblicate alla prova della verità. E così la svolta...
Non siamo cassandre, basterebbe osservare ed aver il coraggio di non tacere (anche a costo di prendersi qualche querela o citazione) per affrontare quei fatti e quelle dinamiche, quei personaggi e quei contesti, di cui spesso parliamo (ed in molteplici casi denunciamo per primi) e che poi trovano conferma in inchieste e provvedimenti ufficiali delle Autorità preposte.
Melgrati ora cosa dirà? Proverà a fare una querela anche al Presidente della Repubblica? Andiamo con ordine. Prima la Procura di Savona nei cantieri, dopo i fascicoli su fascicoli sul Melgrati, poi le verifiche negli stabilimenti balneari della società comunale ed il filone che va a finire nelle logge della massoneria. Dopo arriva la Direzione Investigativa Antimafia che batte a tappeto iniziative immobiliari e cantieri per un filone di indagine che va dagli incendi al riciclaggio di denaro sporco. Poi arriva la Guardia di Finanza che passa una giornata nel perquisire gli uffici del Comune. E quindi arriva il Decreto del Presidente della Repubblica che scioglie l'Amministrazione di Alassio, per incompatibilità del Melgrati, e manda il Comune a nuove elezioni.
Ma nel savonese anche altro si muove...
Commissione di Accesso ad Arenzano...
Apprendiamo da Il Secolo XIX che è stata resa pubblica l'attività di inchiesta avviata sul Comune di Arenzano da parte della Prefettura di Genova. Come Casa della Legalità abbiamo presentato un dossier articolato e documentato al Prefetto il 31 marzo scorso, con 21 pagine ed una consistente documentazione allegata (con due integrazioni: il 3 aprile altre 10 pagine ed il 5 maggio 4 pagine, in entrambi i casi con numerosi allegati) con cui chiedevamo di aprire l'iter per l'invio di una Commissione di Accesso, necessario passaggio per procedere a verifica conclusa allo scioglimento per infiltrazione mafiosa. Sapevamo che era stata avviata l'istruttoria ed anche che parte delle informazioni da noi indicate, a seguito dei riscontri avuti, sono state anche passate all'Autorità Giudiziaria perché si procedesse anche per gli aspetti di propria competenza...
CON AGGIORNAMENTI AL 12.08.2010
Apprendiamo da fonti giornalistiche che Marco Melgrati ha inviato un comunicato stampa nel quale annuncia una citazione e querela nei confronti della "Casa della Legalità" per il video ed articolo "Alassio, il regno di Melgrati... dove il cemento cola".
Noi ribadiamo fotogramma per fotogramma del video e parola per parola dell'articolo da noi scritto e pubblicato, in quanto in questi sono indicati fatti inconfutabili sull'operato dell'ormai ex sindaco di Alassio ed attuale Consigliere Regionale del Pdl.
E confermiamo quindi anche il passaggio in cui abbiamo reso noto quanto sta emergendo dal lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia in merito agli eletti nei Consigli Regionali in violazione del Codice Etico approvato dall'Antimafia stessa, ovvero che nella lista dei neo eletti - così come anticipata con alcuni nominativi dal vice presidente della Commissione stessa, On. Granata, e riportata anche dalla stampa nazionale - in violazione di tale Codice vi è anche Marco Melgrati. Così come anche confermiamo lo stretto legame tra il Melgrati ed il Claudio Scajola, ulteriormente testimoniato dallo stesso Melgrati in occasione del "lancio" della nuova fondazione dell'ex ministro imperiese con "Dicci quale è il notaio dove dobbiamo iscriverci!!!"...
Alla lista dei politici che definire "chiaccherati" è un eufemismo si aggiunge anche Marco Melgrati. Il suo nome lo fa la Commissione Parlamentare Antimafia. Infatti tra i primi nomi usciti della lista dei neo eletti nei Consigli regionali in violazione del Codice Etico dell'Antimafia vi è proprio quello del Melgrati. D'altronde un pochetto di attenzione lui doveva pur attirarla alla fine... fosse anche solo per una certa invidia degli uomini della cosiddetta "cricca" di Balducci & Anemano, visto che loro erano un gruppo e dovevano coordinarsi e accordarsi per fare certi affari, mentre lui ad Alassio è riuscito ad incarnare in se stesso il doppio ruolo: progettista delle speculazioni edilizie e sindaco del Comune dove le speculazioni si consumavano e consumano. Per lui, sponsorizzato da sempre da Claudio Scajola, si potrebbe anche coniare un nuovo concetto meta-fisico: una cricca in un corpo solo...