Il 18 agosto come Casa della Legalità abbiamo deciso che era l'ora di chiedere pubblicamente conto alla Sindaco di Balestrino, ISMARRO Gabriella, dei comportamenti omissivi del Comune che stanno portando al fallimento l'impresa di Rolando Fazzari che, sin da adolescente, si era dissociato dalla propria famiglia d'origine che era ed è famiglia di 'ndrangheta.
A documentare questo “incontro” con la Sindaco, che negava l'evidenza cercando di sfuggire, vi erano anche i giornalisti di Fivedabliu e Ninin...
La proiezione del documentario “Rolando, un padre contro la ‘ndrangheta” alla Festa di Rifondazione a Savona, con la presenza degli autori Mimmo Lombezzi e Mario Molinari, auspichiamo sia una svolta e non solo un tentativo di “usare” la vicenda (e tragedia) di Rolando per fini politico-propagandistici.
Rifondazione per la prima volta, con questa iniziativa, sembra voler affrontare la questione ‘ndrangheta in Liguria, ma vista la vicenda (e tragedia) di Rolando Fazzari, questo appuntamento dovrebbe essere (se non vuole risultare una pura strumentalizzazione del tema) prima di tutto l’occasione in cui Rifondazione riconosce finalmente le proprie responsabilità - con quel centrosinistra ligure con cui ha governato la Regione - sia rispetto alle concessioni effettuate alle imprese di famiglie di ‘ndrangheta (ed in primis ai FAZZARI-GULLACE), sia rispetto alle parallele omissioni sistematiche della Regione - anche quando Rifondazione contava l’Assessorato all’Ambiente - davanti alle denunce e segnalazioni portate proprio da Rolando Fazzari, oltre che dalla Casa della Legalità...
Gabriella Ismarro, Sindaco di Balestrino, ha una straordinaria capacità di prender per i fondelli i suoi interlocutori, i cittadini. Ed ora, dopo mesi di silenzio, torna beata e racconta una favoletta che possiamo smentire punto per punto, documentando, perché quando lei dice che “si sta facendo di tutto per aiutarlo”, con riferimento a Rolando Fazzari, si deve, in realtà, tradurre con “si sta facendo di tutto per affossarlo”.
Ci domandiamo: ma come può essere così bugiarda? Come può pensare di eludere le responsabilità (documentali) per i danni cagionati alla “LigulBlock” di Rolando Fazzari? Crede davvero di poter evitare di rispondere del proprio (cosciente e sistematico) operato (e dei danni prodotti) davanti alla comunità e nelle opportune sedi giudiziarie (compresa la Corte dei Conti)? La Ismarro, con quella faccia un po' così, di chi propria di chi mente sapendo di mentire, ci prova, ma i fatti concreti ed i documenti ufficiali la inchiodano, come anche la inchioda anche il fatto che la sua inerzia abbia fatto perdere al Comune di Balestrino, per l’intervento di somma urgenza, 36 mila euro dei 108 mila stanziati dalla Protezione Civile.
Ripercorriamo, in estrema sintesi i fatti...
L'AZIENDA CHE HA RESISTITO ALLA 'NDRANGHETA, DENUNCIANDO, COSTRETTA ALLA CHIUSURA PER LE OMISSIONI DEL COMUNE
Balestrino, entroterra di quel ponente savonese terra di 'ndrangheta dagli anni Settanta, è lo scenario di un contesto inquietante dove Rolando Fazzari, titolare della “LigurBlock”, nell'ottobre 2012, per opere e omissioni altrui, ha visto morire suo figlio diciottenne ed ora si ritrova, da oltre 4 mesi, con la chiusura forzata della propria impresa perché il Comune non intende procedere alla ricostruzione della strada di accesso all'attività produttiva spazzata via dall'alluvione del 24 novembre 2016.
Il nucleo della 'ndrangheta colpito dall'operazione “ALCHEMIA” della DDA di Reggio Calabria, con i FAZZARI-GULLACE, perseguiva il sogno di annientare Rolando Fazzari. Un sogno che, passo dopo passo, si sta tramutando in realtà grazie ad un contesto di omissioni della Pubblica Amministrazione.
Nella pubblicazione “LA STRADA DELLE CONVERGENZE INDICIBILI”, a cura della Casa della Legalità – Onlus, è documentato un frammento della storia di Rolando Fazzari. Dopo un ritratto dello spessore criminale della cosca 'ndranghetista, si raccontano e documentano le responsabilità che stanno alla base della morte di Gabriele Fazzari, per passare alla surreale storia della strada Lavagin, unica via d'accesso all'impianto dell'impresa di Rolando Fazzari, la LigurBlock, scenario di intimidazioni, danneggiamenti, omissioni complici, sino alla chiusura forzata della sua impresa perché il COMUNE DI BALESTRINO si rifiuta di intervenire per ricostruire la strada...